L’eco della falena – Teatro Pietro Aretino, Arezzo
L’eco della falena
ANTEPRIMA
Domenica 15 marzo 2020 ore 19:00
Teatro Pietro Aretino, Arezzo
“Il lavoro L’eco della falena della promettente compagnia Cantiere Artaud riflette, invece, su un altro modo di intendere la temporalità, più paradossale e sfidante, ma proprio per questo anche più interessante.” (Enrico Piergiacomi, Gagarine Magazine)
Va in scena in anteprima nazionale, domenica 15 marzo alle 19:00 al Teatro Pietro Aretino di Arezzo (via Bicchieraia 32), nell’ambito della rassegna “Z Generation meets Theatre” di Officine della Cultura, L’eco della falena di Cantiere Artaud. Lo spettacolo ideato e creato da Ciro Gallorano, che vede in scena Sara Bonci e Filippo Mugnai, è realizzato con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
L’eco della falena è una ricerca sul tempo come ricordo, memoria felice e traumatica, che si fa assenza e mancanza, un tempo che scorre e porta via le persone care, che cura e invecchia il nostro corpo, che trasforma le azioni in abitudine, un tempo che vorremmo possedere con violenza, ma che scivola dalle mani e si fa spesso paura del futuro in quanto ignoto.
Anime in attesa, ispirate alla vita e alle opere di Virginia Woolf, si materializzano in scena svelandoci la loro melanconica natura.
La scrittrice britannica entra spesso in conflitto con l’entità “tempo” e si confronta con questo elemento meschino che deteriora i suoi personaggi dal punto di vista emotivo e fisico in Gita al faro, in Mrs Dalloway, in Orlando, ne Le Onde.
Nonostante i riferimenti letterari, non ci sono personaggi né storia, ma figure e un luogo. Una donna ci guida nei meandri della sua stanza, che sta a rappresentare il suo mondo interiore. Sul fondo della stanza ci sono due grandi porte chiuse, che rappresentano il futuro, uno spazio-tempo sospeso che ci invita a immaginare che cosa ci sia oltre. La donna è incapace di aprirle, forse per paura di ciò che non conosce, ma le porte si apriranno per portare alla luce la memoria.
In scena ci sono pietre, strumento di punizione ma anche simbolo della costruzione, e acqua, sorgente di vita ma anche elemento di morte (Virginia Woolf si è suicidata annegandosi nel fiume Ouse) che con il tempo corrode e arrugginisce gli oggetti.
L’obiettivo è evocare un clima, far identificare lo spettatore in un gesto, una parola, una musica o un rumore.
CREDITI
Scene e regia Ciro Gallorano
Con Sara Bonci, Filippo Mugnai
Disegno luci Federico Calzini, Ciro Gallorano
Tecnico del suono Francesco Checcacci
Produzione Cantiere Artaud
Residenze artistiche Teatro Comunale di Bucine/Diesis Teatrango, Teatro Verdi di Monte San Savino/Officine della Cultura
Con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
Info e prevendite
Officine della Cultura via Trasimeno 16, Arezzo
tel. 0575 27961 – 338 8431111 dal lun. al ven. ore 10:00>13:00 e 15:30>18:00
Circuito BoxOfficeToscana/Ticketone
biglietti
posto unico numerato
intero € 10
ridotto over 65 e abbonati stagioni RTA € 8
ridotto under 30 € 5
Contatti
Teatro Comunale Pietro Aretino
via Bicchieraia 32, Arezzo
Cantiere Artaud: cantiereartaud@gmail.com /
Ufficio stampa: Maresa Palmacci palmaccimaresa@gmail.com /
“Z Generation meets Theatre” è un progetto di Officine della Cultura con il sostegno di Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze, Fondazione Guido d’Arezzo. In collaborazione con Arezzo Crowd Festival, Officine Montecristo, Rete Teatrale Aretina, RAT Residenze Artistiche To
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