L’ebraismo
La lingua italiana utilizza il termine ebraismo, benché la religione abbracciata dagli ebrei vada più correttamente definita giudaismo. La tradizione ebraica considera la propria esperienza religiosa eminentemente come osservanza della Torah, la legge suprema che Dio ha donato al suo popolo, e come Halakah, un percorso di fede e di vita da seguire scrupolosamente a livello personale e collettivo.
Nato in Palestina, l’ebraismo è oggi diffuso ovunque: è praticato fuori di Israele dalle comunità della diaspora, formatesi in seguito ai fenomeni di emigrazione.
È necessario puntualizzare che non tutti i 13 milioni circa di ebrei presenti nel mondo praticano la religione tradizionale, esistendo anche orientamenti diversi, talora contrastanti. Caratteristica fondamentale dell’ebraismo è la fede in un unico Dio, trascendente e creatore di un universo che governa provvidenzialmente dall’inizio dei tempi. Israele esprime la consapevolezza che Dio abbia “parlato” al suo popolo e, nella storia, la Bibbia documenta le tappe di questa rivelazione progressiva, interpretata come un’alleanza che Dio ha istituito con gli ebrei in quanto popolo eletto, chiamato a custodire i precetti della legge.
Il tetragramma sacro yhwh esprime il nome di Dio, pronunciato probabilmente in origine come Jaweh o Yahweh, riconducibile alla radice del verbo essere. In un passo del libro dell’Esodo (3:14) Dio si rivela a Mosè proclamando «Io sono colui che sono», nel senso che Dio si definisce come entità reale e realtà suprema per eccellenza che, nel contesto specifico dell’esodo dall’Egitto, rende manifesta la sua presenza di liberatore dalla schiavitù.
La sofferenza, elemento costante nella storia degli ebrei, è la conseguenza tangibile dell’infedeltà del popolo eletto ai precetti della sua religione e ai doveri dell’alleanza. Dio è comunque sempre disposto a rinnovare l’alleanza, risollevando gli israeliti prostrati dall’oppressione e infondendo loro nuove speranze. La fede nell’intervento di Dio e la coscienza della necessità della conversione per ottenere la salvezza alimentano la speranza nell’avvento di un Messia, uomo dalla missione escatologica che Dio invierà alla fine dei tempi per liberare il suo popolo dall’esilio e dalla dominazione straniera, e instaurare nella terra promessa il regno di pace e prosperità destinato alla stirpe eletta dei suoi fedeli.
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