LE VIE DELLA PACE: DIALOGHI E MUSICA A GROTTAFERRATA
LE VIE DELLA PACE: DIALOGHI E MUSICA A GROTTAFERRATA PER CELEBRARE ZAMENHOF
Un’occasione unica per chi crede che la cultura e la musica possano essere strumenti di pace.
Domenica 15 dicembre, alle ore 16:00, la Biblioteca comunale “Bruno Martellotta” di Grottaferrata (città metropolitana di Roma Capitale) sarà il palcoscenico di un pomeriggio dedicato alla pace, alla cultura e al dialogo tra i popoli. L’evento, intitolato Le vie della pace, è organizzato dal Gruppo Esperantista Tuscolano in collaborazione con le biblioteche dei Castelli Romani e la città di Grottaferrata, in occasione dell’anniversario della nascita di Ludwik Lejzer Zamenhof, il creatore della lingua internazionale esperanto.
L’incontro vuole essere un momento di riflessione e confronto, guidato da personalità di spicco del panorama culturale e accademico italiano. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione affidata ad Alina Santilli, presidente del Gruppo Esperantista Tuscolano, il programma prevede due interventi centrali:
• “Le vie della pace tra culture in conflitto”, a cura del professor Alessandro Portelli dell’Università “La Sapienza” di Roma, che esplorerà il ruolo del dialogo culturale nei contesti di tensione globale.
• “La visione di Zamenhof per l’abbattimento dei muri tra popoli e culture diverse”, a cura di Michela Lipari, ex presidente della Federazione Esperantista Italiana, che approfondirà il sogno zamenhofiano di un mondo più unito attraverso una lingua universale.
Ad allietare la manifestazione ci sarà la musica: il coro Il canto necessario, diretto da Francesca Ferri, offrirà una selezione di canti dedicati alla pace.
Zamenhof: simbolo di fratellanza universale e resistenza culturale
Ludwik Lejzer Zamenhof, celebrato tra i cento simboli della Polonia, concepì l’esperanto non solo come una lingua neutrale per abbattere le barriere linguistiche, ma come il primo passo di un progetto più ampio di fratellanza universale. Al cuore della sua visione c’era l’idea che una lingua comune potesse promuovere la comprensione reciproca, la cooperazione e il rispetto tra i popoli, prevenendo così conflitti e divisioni.
Nel 1915, allo scoppio della Prima guerra mondiale, Zamenhof pubblicò il suo Appello ai diplomatici, invocando il riconoscimento dei diritti di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro etnia, lingua o religione. Il suo sogno era che ogni Paese appartenesse moralmente e materialmente a tutti i suoi abitanti, senza discriminazioni.
L’eredità di Zamenhof
Nonostante Zamenhof non abbia vissuto abbastanza per vedere realizzati i suoi ideali di fratellanza universale – morì nel 1917, nel pieno del Primo conflitto mondiale –, la sua eredità morale e materiale sopravvive nell’esperanto. Questa lingua, nata come strumento per unire i popoli, ha resistito a persecuzioni come quelle naziste e staliniane, che ne temevano il potenziale unificatore. Oggi l’esperanto è parlato da una comunità globale, e il suo valore è stato riconosciuto con due risoluzioni dell’UNESCO (1954 e 1985). La lingua e i valori che incarna restano una fonte di ispirazione per chi lavora a progetti di integrazione e armonia tra culture.
Il Gruppo Esperantista Tuscolano
Il Gruppo Esperantista Tuscolano “Carlo Del Vescovo” coordina la diffusione dell’esperanto a livello locale e sostiene iniziative come quella di Grottaferrata, che promuovono i valori di pace. Molti ricorderanno con affetto Carlo Del Vescovo, storico presidente del gruppo e, tra le sue numerose iniziative, fondatore della Biblioteca comunale di Frascati.
La Federazione Esperantista Italiana
La Federazione Esperantista Italiana (FEI, www esperanto.it) è il punto di riferimento per la comunità esperantista in Italia. Grazie ai suoi gruppi locali, organizza eventi, corsi e attività che promuovono l’esperanto, la lingua internazionale dalla struttura regolare e intuitiva, che favorisce il dialogo tra culture diverse. Le iniziative della FEI mirano a diffondere i valori di pace, inclusività e comprensione reciproca, contribuendo alla costruzione di un mondo più sostenibile, fraterno e pacifico.
Informazioni utili:
L’ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni, contattare la Biblioteca comunale “Bruno Martellotta” al numero 06 941 1655 o visitare il sito www.bibliotechecastelliromani.it.
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