Le opere di Guadagnuolo in America
In occasione della prossima beatificazione di Papa Giovanni Paolo II avvenuta domenica 1 maggio 2011 in Piazza San Pietro, è stata allestita, dalla Fondazione dei Cavalieri di Colombo, nel Museo Knights of Columbus Museum1 State Street New Haven negli USA, la mostra di 16 opere originali del Maestro Francesco Guadagnuolo dal titolo Tributo a Giovanni Paolo II, che è stata aperta al pubblico dal 1 aprile e fino al 30 giugno. L’artista ha risposto ad alcune nostre domande.
Nei suoi ritratti è raffigurata la testimonianza degli ultimi anni della vita del Pontefice?
«Sono opere che parlano da sole e che esprimono con tragica intensità un’impressionante dimostrazione della sofferenza umana. I dipinti sono stati eseguiti durante il Suo Pontificato attraverso un percorso che giunge fino agli ultimi giorni tanto dolorosamente segnati».
La critica ha asserito che lei “ha dato inizio ad una nuova ritrattistica papale, della sofferenza” che Papa Wojtyla non ha mai voluto celare, a differenza dei suoi predecessori, facendone il suo punto di forza al termine del suo Pontificato, offrendo un notevole esempio a tutta l’umanità dolente.
«Sono riuscito a ritrarre Papa Wojtyla dal profondo, mutando il suo volto ad icona della sofferenza. Il suo messaggio si può così tramutare: la Croce diviene riscatto di Risurrezione e il dolore che prende su di sé il martirio in protezione dell’intera umanità. I miei lavori esprimono questo grande mistero, che ci fa riflettere sulla santità del Santo Padre che ha dedicato tutta la sua vita ad amare Dio».
Ci sono dipinti in cui lei immortala Karol Wojtyla in alcuni istanti decisivi della sua vita?
«Il ritratto realizzato in occasione dell’apertura della Porta Santa in San Pietro, nel Giubileo del 2000, nel quale si vede il Santo Padre chinato in intimo raccoglimento, come staccato dal mondo terreno in una dimensione trascendentale. La Via Crucis al Colosseo emana energia, spiritualità, sentimento; il Pontefice, con la schiena curva e il volto appoggiato sulla croce diventa compenetrazione con le afflizioni di Gesù. Giovanni Paolo II viene interpretato poi, in preghiera, in contemplazione e in momenti particolari del Pontificato, come il grave attentato a Piazza San Pietro, oppure al Muro del Pianto a Gerusalemme con la richiesta di perdono».
Guadagnuolo, nato a Caltanissetta, ha iniziato fin da giovane la propria carriera, stabilendosi a Roma, dove ha frequentato l’Accademia, entrando in contatto con l’ambiente della Chiesa e del Vaticano e, in ambito religioso, con le grandi rappresentazioni e la sua ispirazione sacra, è diventato uno dei protagonisti dell’arte del Novecento.
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