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La Radio Vaticana, ha proseguito padre Lombardi, “ha una lunga storia: partita essenzialmente come radio che trasmetteva ad onde corte, nella sua evoluzione ha prestato grande attenzione alle tecnologie”, sempre fedele al suo obiettivo, “mantenere il contatto tra il Santo Padre e la Santa Sede con le diverse realtà della Chiesa nel mondo, senza limiti né confini”. Multimediale da 15 anni, il sito della Radio si è adattato ai dispositivi mobili e ha aperto le porte all’interattività e ai social network, anche quelli stranieri, come il cinese QQ. “Adesso – ha spiegato – abbiamo rinnovato il sito per venire meglio incontro alle esigenze dei fruitori e intrapreso un lungo cammino di migrazione per le diverse pagine e sottositi nelle varie lingue, tenendo conto delle forme di comunicazione che si usano nelle diverse aree del mondo”.

Pietro Cocco, assistente del direttore dei programmi, ha evidenziato il lavoro di rinnovamento avvenuto dietro le quinte: “Abbiamo modificato il content maker sul quale lavorano i giornalisti, ora possono interagire più facilmente dai diversi profili e integrare contenuti testuali, audio e video”. David Rem Picci, consulente tecnico per l’area digitale, ha sottolineato come con il Vatican player sia possibile seguire in diretta conferenza stampa nelle Sala Stampa della Santa Sede. “La Top Story in evidenza – ha aggiunto – presenta le cinque notizie più importanti della giornata, diverse in ogni pagina linguistica, alla luce delle diverse esigenze culturali e spirituali di ogni Paese, dove si dà importanza a temi specifici”. Inoltre, il sito ha un design responsive, “quindi si adatta alle caratteristiche del dispositivo sul quale viene visualizzato. È utile soprattutto per la navigazione da smartphone e tablet, anche perché un terzo dei nostri utenti si connette da un dispositivo mobile”. Infine, la nuova impostazione grafica rende il portale più adatto ad accogliere inserzioni. A proposito, padre Lombardi ha ringraziato le aziende che negli ultimi anni hanno fedelmente sostenuto il lavoro della Radio, in modo particolare Enel, Fastweb e Banca Intesa.