Le nostre vite senza ieri
Le nostre vite senza ieri
Edoardo Nesi
9788845269479
Bompiani
€ 16,00 anno 2012 e-book disponibile € 3,99
Non tutti i libri nascono da una urgenza, anche quelli di scrittori noti, e questo sembra uno di quelli. Nesi si gode ancora il successo di Storia della mia gente: il racconto della crisi, cinesizzazione e fine della manifattura tessile di Prato che toccò la famiglia dello scrittore il quale, dopo la liquidazione dell’azienda, si chiese se non fossero state lacune culturali e strategiche di intere famiglie di imprenditori, oltre che l’abbandono dei piccoli medi industriali da parte dello Stato all’indomani dell’entrata in vigore dell’euro e dell’arrivo a grossi passi della globalizzazione, ad aver portato al tracollo un intero comparto (il libro fu il primo ‘suggerimento’ di questo blog più di tre anni fa). Qui, in una coda non priva di belle pagine e sincere disamine, l’autore guarda meglio e di più ai propri figli, alla moglie, a coloro che, assieme alla scrittura, l’hanno salvato da un crollo che gli era passato vicino, morale e perfino fisico. Mette in luce le contraddizioni di generazioni che ormai vanno assieme da nessuna parte, affini nel vestire, nel pensare qualche volta, annotando le saggezze dei suoi ragazzi. Quando racconta stralci di storie, accanto al ‘sentimento’ di solidarietà tra lui e i pratesi rafforzatosi con la pubblicazione di quel titolo che vinse lo Strega, le pagine sembrano meglio riuscite. Nei passaggi in cui il libro s’incaglia tra analisi socioeconomiche, lunghe riflessioni troppo sentimentali e/o volutamente tali, perde d’autenticità. La cifra dello scrittore resta la capacità di mettere assieme ruvidezze ed estrema dolcezza, di raccontare da imprenditore quale ha provato ad essere il suo mondo. Il titolo, in ogni caso, avvicina a tematiche interessanti tra cui il futuro del mondo del lavoro per il quale lo scrittore sembra aver pensato anche qualche ricetta. Troppo instant per essere letteratura? Forse sì, e anche l’ottimismo che l’autore prova a rimettere in pista è un tratto del tutto umano, ma sembra studiato anche questo. (Serena Grizi)
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