Le Contaminazioni a Barcellona
I suoi quadri e le sue sculture entrano dentro la civiltà delle macchine per svelarne i misteri ed i simboli: ruote dentate, serrature, chiavi, e botole nascondono ansie ma rivelano anche una umanità che persiste e sopravvive all’ingranaggio; cavalli e uomini meccanici si fanno specchio del connubio vitale tra materia e spirito-movimento. La critica Marcenia Baques prendendo le mosse niente dimeno che dal Da Vinci e da Marinetti afferma «Questo tipo di neo-meccanizzazione, quasi teatrale (infatti il nostro uomo è anche scenografo)… non smette di stupire». In effetti non può non stupire la personalità di Sergio Gotti che, innamorato del suo lavoro di mano e di mente come nella grande tradizione rinascimentale, non disdegna di collaborare a manifestazioni popolari con le sue istallazioni immaginifiche o magari di partecipare amichevolmente ad una privata festa del vino novello. L’arte ha anche questo di bello: una scala infinita di modi e occhi per essere goduta.
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