Le carte del treno
01 marzo 2012
Colle Mattia ore 7.18. Arriva il treno.
Prendere il treno ogni mattina ti riserva mille sorprese.
Si incontrano persone di ogni tipo. C’è chi sembra essere sceso dal letto troppo presto e lo trovi a dormire e russare beatamente.
Chi studente preoccupato ripassa a mente la lezione sguardo all’insù.
Chi si trucca o pettina, chi parla del più e del meno e chi semplicemente legge un libro o il giornale.
Secondo me però i più caratteristici e degni di nota sono i quattro del primo vagone.
Amici da sempre, viaggiatori per forza, in una parola pendolari.
Giocano a carte.
Sono organizzatissimi. Uno di loro ha persino costruito un tavolinetto pieghevole in legno, con tanto di spigoli smussati ad arte e il disegno dell’asso di bastoni al centro.
Giocano per tutto il viaggio, chissà dove sono saliti.
Per tutto il viaggio è tutto un susseguirsi di sguardi, occhiate, battute, sfottò e grosse risate. C’è il maestro, il più vecchio ed esperto. Lui ne ha una per tutti e sa tutto. Il suo fido compagno, che lo seguirebbe ciecamente ovunque. Il giovane, messo sempre in mezzo ed infine il simpaticone.
Più ci si avvicina al Termine e più il ritmo diventa incalzante “Dai le carte che siamo a Ciampino, ce la facciamo a rimontare. Occhio eh?!”. E allora “vai, carica, scopa !”.
Un giro a briscola, uno a bazzica, uno a scopa e via daccapo.
“Stiamo 12 a 6, la primiera, il settebello sono nostri, più 2 scope, dai…dai….” .
La battuta è pronta ad ogni calata, si ride, si scherza mentre il paesaggio fuori dal finestrino scorre via veloce.
Ormai ci siamo, stiamo entrando in stazione, si tirano le somme, chi ha vinto, chi ha perso, pacche sulle spalle, sorrisi, si ripongono le carte e il prezioso tavolino e ci si saluta.”Buona giornata e buon lavoro, ci si rivede domani, eh ?”.
Che spettacolo e tutto questo per soli 30 euro al mese.
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