Lazio: il rilancio della ricerca medica e il futuro degli operatori delle professioni sanitarie
Premiate a Roma dall’AINET, Associazione Italiana Tumori Neuroendocrini, e alla presenza del Presidente Zingaretti che ha consegnato il premio, le dott.sse Rizza e Di Giacinto con un assegno di ricerca su tumori neuroendocrini (NET). Durante l’evento che si è svolto all’Ospedale San Camillo è stata annunciata la nomina del prof. Roberto Baldelli all’ENATS, rete di ricerca europea su NET, come referente del San Camillo e dove già sono presenti per il Lazio l’Ospedale Sant’Andrea e il Policlinico Gemelli.
Ha partecipato all’evento il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha sottolineato come l’uscita dal commissariamento del Lazio è stato un fatto estremamente positivo, avvenuto grazie a un lavoro molto proficuo fatto in questi anni. Una delle conseguenze più terribili che si è abbattuta sui cittadini del Lazio dall’inizio del commissariamento, nel 2008 è stato sicuramente quella del blocco delle assunzioni di medici e infermieri per gli ospedali laziali.
Una situazione drammatica, causata dalla terribile condizione dei conti della sanità del Lazio, e che si è riversata direttamente sulla pelle dei cittadini e dei pazienti, ma non solo: anche su quella di un’intera generazione di medici e infermieri che di fatto o è stata tenuta completamente fuori dai reparti, o ha subito a lungo l’incertezza del precariato, dei contratti rinnovati di anno in anno alla fine di dicembre, senza diritti, senza sicurezze sul proprio futuro.
Pochi anni fa si era nelle condizioni di poter rimpiazzare solo il 10% del personale che andava in pensione. Le cose sono andate sempre meglio: di seguito i dati degli assunti a tempo indeterminato per anno:
- 2013: 68
- 2014: 112
- 2015: 309
- 2016: 709
- 2017: 1.373*
- 2018: 1.419*
Maurizio Zega, infine, direttore delle professioni sanitarie presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e candidato alla Regione Lazio nelle elezioni 2018, ha analizzato il tema della organizzazione interna del dipartimento delle Medicine Specialistiche e Endocrinologia e delle modalità di seguire il paziente nel suo percorso ospedaliero non solo da un punto di vista specialistico ma anche nella continuità tra strutture ospedaliere e territorio.
Lunedì 19 Maurizio Zega sarà impegnato in diversi incontri sul territorio dei Castelli romani per una fase di ascolto con gli operatori delle professioni sanitarie degli Ospedali di Frascati, Albano e Pomezia e venerdì 23 febbraio con gli infermieri di Anzio e Velletri.
*dato stimato
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