Lazio. Calici di Stelle nelle Città del Vino
Lazio. Calici di Stelle nelle Città del Vino
Un programma ricco d’iniziative, degustazioni, telescopi, musica e arte. A Genzano di Roma, Olevano Romano e Zagarolo (Rm); e poi a Piglio e a Serrone (Fr)
Per gli enoturisti che saranno nel Lazio, ai Castelli Romani e in Ciociaria dal 7 al 10 agosto si prospettano serate ricche d’eventi, spettacoli e appuntamenti nell’ambito di Calici di Stelle. Cinque le Città del Vino coinvolte: Genzano di Roma, Olevano Romano e Zagarolo (Rm); e poi Piglio e Serrone (Fr).
A Zagarolo, ad esempio, il cortile di Palazzo Rospigliosi accoglierà nel migliore dei modi gli appassionati del buon bere che amano le pietanze locali, l’arte e la musica jazz. A Genzano suggestiva fiaccolata seguita dall’osservazione delle stelle con l’Associazione Tuscolana di Astronomia e dalle visite guidate a Palazzo Sforza Cesarini, aperto per l’occasione. A Piglio, invece, in programma una serata nel giardino pensile del castello Alto con assaggi di piatti tipici e degustazioni del vino docg Cesanese del Piglio, allietata da musiche tradizionali. Ma il programma completo delle Città del Vino del Trentino Alto Adige è sul sito http://www.cittadelvino.it/articolo.php?id=MTMwOA==
Quest’anno, però, saranno rinforzate le misure di sicurezza e sorveglianza nelle piazze e nei siti individuati dai Comuni Città del Vino per il regolare svolgimento di Calici di Stelle, come sollecitato anche dall’Associazione Nazionale che nei giorni scorsi ha invitato i sindaci a rafforzare la vigilanza. In tutta Italia saranno oltre 140 le Città del Vino che organizzano Calici di Stelle e sono attesi oltre un milione di enoturisti. Inoltre la manifestazione nazionale, che è organizzata dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con l’Associazione Città del Vino, prevede anche tanti appuntamenti nelle cantine (sul sito di MtV il programma www.movimentoturismovino.it)
“Anche nel Lazio ci attendiamo una partecipazione molto numerosa – afferma il presidente delle Città del Vino, Floriano Zambon -. Una festa così importante, che convoglierà in 140 Comuni italiani oltre un milione di persone, è una grande prova di forza del turismo del vino, un fenomeno che non è una sagra del mangiare e bere ma un volano di sviluppo economico per tanti territori minori, che magari soffrono la marginalità geografica rispetto ai grandi centri, ma il cui potenziale può apportare un incremento di ricchezza all’Italia intera e un messaggio da veicolare sulla qualità. Una qualità che si fa globale e omnicomprensiva: dell’ambiente, dello stile di vita, della cultura e dei rapporti tra le persone”.
Associazione Nazionale Città del Vino
Massimiliano Rella
info@maxrella.com
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