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L’aviazione d’affari in Italia. “Ferrari del cielo”

L’aviazione d’affari in Italia. “Ferrari del cielo”
Ottobre 09
13:13 2024

Dalla storia degli aerei dell’azienda italiana Piaggio.

Rinaldo Piaggio

L’inizio del XX secolo fu segnato dalla nascita e poi dal rapido sviluppo dell’aviazione. Il genovese Rinaldo Piaggio, imprenditore di grande esperienza, non rimase a parte dalla nuova tendenza di moda e nel 1915 la sua azienda produttrice di attrezzature per navi passeggeri, Rinaldo Piaggio S.p.A., iniziò la produzione di aerei. Inizialmente si trattava di progetti di altre famose compagnie aeree, ma già nel 1920 la situazione cambiò radicalmente. Gli esperti e famosi ingegneri aeronautici italiani Giuseppe Gabrielli e Giovanni Pegna furono invitati a Piaggio. Grazie a loro, l’azienda è diventata uno dei principali produttori di attrezzature aeronautiche, non solo aerei, ma anche motori per essi (dal 1924).

aereo Piaggio P.1

La direzione dell’aviazione si rivelò così vincente che già nel 1922, sotto la guida degli ingegneri Giuseppe Gabrielli e Giovanni Pegna, l’azienda decise di cimentarsi nella produzione del primo velivolo Piaggio P.1. E sei anni dopo è iniziata una vera era di cambiamento, grazie a un’innovativa galleria del vento realizzata nello stabilimento. Nel 1937 Piaggio lanciò un prodotto veramente nuovo: l’aereo quadrimotore Piaggio P.180.

Piaggio P.180

Dopo la seconda guerra mondiale, i figli di Rinaldo Piaggio, Armando ed Enrique, guidarono l’impresa di famiglia. La direzione aeronautica dell’azienda si sviluppò rapidamente e uno dopo l’altro entrarono sul mercato i popolari aerei a pistoni: l’anfibio P.136, il P.148 da addestramento, il quattro posti ed il P.148 da diporto.
Lo schema ormai noto, ma non del tutto familiare, con le viti di spinta è apparso per la prima volta alla fine degli anni ’50. L’originale P.166 Albatros da dieci posti aveva due motori in gondole alari con eliche di spinta. Il P.166 Albatros ebbe così tanto successo e popolarità che rimase in produzione per 40 anni. Divenne il prototipo del moderno P.180 Avanti.


Piaggio P.180 Avanti

Lo sviluppo dell’aereo più famoso, il turboelica executive P.180 Avanti, certificato solo nel 1990, dalla I.A.M. La Rinaldo Piaggio S.p.A nasce nel 1979.
Una caratteristica distintiva che rende unico il P.180 Avanti sono le sue tre superfici aerodinamiche, che riducono la resistenza al flusso d’aria e aumentano la velocità. Questo metodo nella costruzione degli aerei fu chiamato “tecnologia della superficie a tre cuscinetti” e divenne il vero frutto dell’ingegno dell’azienda.
Nel novembre 1988 si verificò un evento che cambiò radicalmente il destino dell’azienda: un gruppo di azionisti guidati da Jose Di Mase e Piero Ferrari acquistò l’azienda. Piaggio Aero Industries S.p.A. è interamente focalizzata sulla produzione di velivoli per l’aviazione d’affari. Nel 2005, nuovi investitori hanno introdotto una versione aggiornata del popolare velivolo P.180 Avanti II.

Piaggio Avanti II “Ferrari del cielo”

Nel 2005 è stato certificato il nuovo modello Avanti II. A quel tempo la sua velocità, rispetto ai suoi contemporanei, era di 18 km/h superiore. L’efficienza del carburante è stata migliorata e una cabina di pilotaggio in vetro è stata dotata di significativi aggiornamenti avionici.


Piaggio P.180 Avanti II

Elegante, spettacolare, accattivante e allo stesso tempo uno degli aerei più confortevoli al mondo, il Piaggio P180 Avanti II, grazie alla sua velocità e alle sue dotazioni avanzate, è diventato noto tra gli specialisti della business class come la “Ferrari del cielo”.

Caratteristiche di velocità di Piaggio Avanti II


Piaggio P.180 Avanti II

L’aereo ha raggiunto una velocità massima di 740 km/h. In termini di velocità, è stato costantemente confrontato con gli aerei a reazione leggeri, con un’enfasi simultanea sul consumo di carburante favorevole (rispetto a un aereo a reazione di medie dimensioni). Questa qualità ha permesso al Piaggio P-180 Avanti II di essere definito il più rispettoso dell’ambiente.

Esternamente, l’Avanti II, come il suo predecessore, presenta anche tre superfici portanti: l’ala principale (di dimensioni ridotte), la sezione a T della coda e pale aggiuntive nella struttura del muso. È quest’ultima innovazione, brevettata dai creatori, che riduce il carico sull’ala del 34%, aumenta le qualità aerodinamiche e la velocità del Piaggio Avanti II.

Le turbine rivolte all’indietro del PT6A-66B non creano ulteriore resistenza durante il volo e riducono anche le vibrazioni. L’aereo Avanti II ha una forma estremamente snella, garantita dall’assenza di parti non necessarie degli elementi di fissaggio della fusoliera sulla superficie.

Salone in Piaggio P-180 Avanti II

Piaggio Avanti II è progettato per 9 posti. Gli interni in pelle sono dotati di aria condizionata. Il gruppo principale di posti si trova uno di fronte all’altro. Tra di loro c’è una coppia di tavoli trasformabili. Le sedie possono arretrare e ruotare.

C’è una toilette nella parte posteriore dell’Avanti II.

Tra le caratteristiche si segnala anche la riduzione del rumore in cabina e la capacità di stabilizzare la pressione all’interno della cabina ad alta quota.

Nell’assemblaggio del Piaggio P-180 Avanti II sono coinvolte due fabbriche, una delle quali si trova negli USA (Greenville), la seconda in Italia (Genova).

L’attuale fase di sviluppo dell’azienda italiana Piaggio

Nel 2014 è iniziata l’ultima, moderna fase di sviluppo dell’azienda italiana. Il gruppo Mubadala, di proprietà del governo di Abu Dhabi e guidato dal principe ereditario dell’emirato, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, ha acquistato il 98% delle azioni e ne è diventato l’azionista di maggioranza. L’azienda venne rinominata Piaggio Aerospace.

Avanti EVO è una modifica migliorata. Nuova variante del Piaggio P.180 Avanti II


Piaggio Avanti-EVO

Il progetto Avanti EVO a sette posti è stato lanciato nel maggio 2014 come aggiornamento del bimotore Avanti II.

Nel 2014, alla fiera europea dell’aviazione d’affari EBACE-2014, tenutasi a Ginevra, è stata presentata ufficialmente per la prima volta la nuova versione del Piaggio P.180 Avanti II. La modifica si chiamava Avanti EVO. L’EVO è costruito su una base P.180 pesantemente modificata. I miglioramenti riguardavano, innanzitutto, l’aumento del livello di comfort per i passeggeri, l’aumento dell’efficienza complessiva dell’aeromobile, la sua economia e la riduzione del livello di emissioni nocive nell’atmosfera.

Le nuove caratteristiche del design includono le estremità alari, una forma diversa delle ali anteriori per aumentare la velocità di salita e una gondola motore ridisegnata.

EVO è dotato di nuovi interni creati da designer italiani e comprende il climatizzatore bizona con un gran numero di regolazioni.

Piaggio Avanti EVO (interno)

All’interno, il salone è dotato di poltrone VIP di produzione italiana di Iacobucci HF e Poltrona Frau.

I designer italiani hanno prestato particolare attenzione all’illuminazione interna ed esterna, che è diventata LED, conferendo all’aereo un aspetto particolarmente elegante di notte.

Gli aerei prodotti da Piaggio Aero Industries sono leader tra i velivoli turboelica nel segmento dell’aviazione d’affari in termini di dati tecnici e sono convenienti rispetto agli aerei a reazione, e l’aspetto originale sottolinea solo l’unicità e l’esclusività dell’aereo del produttore aeronautico italiano.

Velivolo leggero Partenavia P.68 (attualmente) Vulcanair P68

Parlando di aviazione d’affari in Italia, è necessario menzionare un altro produttore: Partenavia/Vulcanair. L’azienda ha sede a Napoli e produce l’aereo leggero P68, il cui primo modello risale al 1970. Il modello ha attraversato innumerevoli versioni, sempre con design ad ala alta e carrello di atterraggio fisso, ma l’ultima variante, il V68R, ha carrello di atterraggio retrattile.

Il Partenavia P.68, ora Vulcanair P68, è un aereo leggero progettato da Luigi Pasquale e originariamente costruito dalla società italiana Partenavia. Ha effettuato il suo primo volo il 25 maggio 1970, il certificato è stato rilasciato il 17 novembre 1971 ed è stato trasferito alla Vulcanair nel 1998. L’originale monoplano a sei posti e ad ala alta è alimentato da motori a doppio pistone e viene utilizzato per il trasporto leggero e l’addestramento.


Partenavia P.68 Victor

L’aereo Partenavia P.68 Victor iniziò a essere progettato dall’ingegnere e designer italiano Luigi Pascale nel 1967.


Luigi Pasquale

Già in fase di sviluppo si presumeva che l’aereo potesse essere utilizzato per varie aree del suo funzionamento, compreso il trasporto di passeggeri, il trasporto di merci e il raggiungimento di una serie di obiettivi prefissati nel campo dell’aviazione militare. Il progetto del nuovo velivolo ha suscitato molto interesse da parte dei futuri clienti, il che alla fine ha portato a una divulgazione piuttosto elevata di questo velivolo.

Questo aereo bimotore fece il suo primo volo nel 1970, tuttavia, a causa di alcune sfumature tecniche, entrò in produzione solo nel 1972, dove incontrò quasi immediatamente commenti di approvazione da parte dei proprietari, poiché nonostante il suo uso polivalente e un discreto numero di capacità passeggeri, l’aereo aveva dimensioni abbastanza compatte, che gli fornivano sia un’elevata velocità di movimento che una buona manovrabilità.

A seconda della versione dell’aeromobile, il Partenavia P.68 Victor può ospitare fino a 7 persone, tra cui un pilota e sei passeggeri, mentre le versioni successive dell’aereo potranno trasportare sia un numero maggiore che minore di passeggeri. Inoltre, l’aereo Partenavia P.68 Victor ha saputo dimostrarsi efficace anche nel trasporto di vari tipi di merci, in particolare a bordo dell’aereo potevano essere caricati fino a 660 chilogrammi di carico utile.

L’aereo ha una manovrabilità abbastanza buona e durante l’intero periodo di funzionamento di questo aereo sono stati ufficialmente identificati solo quattro incidenti gravi, alcuni dei quali associati esclusivamente a fattori umani.

Il velivolo Partenavia P.68 Victor trovò, tra l’altro, un impiego attivo anche nell’aviazione militare, dove venne utilizzato per gli scopi più disparati, dal trasporto di personale militare allo svolgimento di missioni di pattugliamento territoriale e alla conduzione di fotografie aeree.

Compagnia aeronautica Ambrosini. Sergio Stefanutti.


Sergio Stefanutti

Quando si parla dello sviluppo dell’aviazione d’affari in Italia, non si può non menzionare il nome di un altro eccezionale ingegnere aeronautico italiano Sergio Stefanutti (Udine, 27 settembre 1906 – Roma, 1º marzo 1992) progettista aeronautico, autore di alcune delle più interessanti realizzazioni aeronautiche italiane. 

SAI Ambrosini S.S.4

Negli anni ’20 fu chiamato come progettista dalla SAI Ambrosini. È ricordato come il primo progettista di un aereo da caccia canard italiano, il SAI Ambrosini S.S.4, e poi di un ottimo monoplano da turismo, il SAI Ambrosini 7 e di due interessanti progetti di caccia leggero, arrivati quasi alla produzione in serie.

Questi ultimi erano ancora progettati per l’azienda Ambrosini e presero la denominazione di SAI Ambrosini 207 e 403. Erano velivoli realizzati con struttura in legno (attentamente studiata da Stefanutti in precedenti progetti e realizzazioni, come il già citato SAI 7), di peso ridottissimo e di grande manovrabilità. Il peso ridotto consentiva di usare un motore di ridotta potenza, quindi poco costoso, di ridotti consumi, di minore manutenzione. Le loro prove in volo furono per entrambi entusiasmanti, per cui se ne decise la produzione in serie, non avvenuta poi per le note vicende belliche che portarono l’Italia all’armistizio.


SAI Ambrosini 7

Il SAI Ambrosini 7, da alcuni indicato anche come Ambrosini SAI 7, era un aeroplano da competizione realizzato dall’azienda aeronautica italiana Società Aeronautica Italiana Ambrosini nella seconda metà degli anni trenta.

Concepito per partecipare al “IV Avioraduno del Littorio” del 1939, fu in grado di aggiudicarsi il primato di velocità su percorso di 100 chilometri e il suo progetto fu la base per il successivo SAI Ambrosini S.7, aereo da addestramento che conobbe un discreto successo nel dopoguerra. L’Ambrosini SAI 7 scrisse il suo nome sulle pagine della storia dei record di velocità dell’aviazione: il 27 agosto 1939, al comando di Giorgio Parodi, il velivolo percorse una traiettoria di 100 chilometri alla velocità media di 392,584 km/h.

L’idea delle pinne canard nel muso di un aereo, che fu poi utilizzata nell’aereo che abbiamo descritto sopra, il Piaggio P.180, fu proposta dall’ingegnere Sergio Stefanutti intorno al 1935 sul suo prototipo SS4.

Stefanutti è stato anche il progettista dell’Aerfer Sagittario, il primo aereo italiano a rompere la barriera del suono, e dell’elegantissimo SAI Ambrosini S7, entrambi esposti al Museo di Vigna di Valle insieme al Piaggio P.166 e al Piaggio DuglasPD .808.

E a fine articolo, nell’anno della famiglia 2024, vorrei sottolineare soprattutto che l’economia italiana è in gran parte basata sulle imprese familiari, il suo fatturato ammonta a centinaia di miliardi di euro.

Le numerose conquiste del marchio Made in Italy – dagli aerei, alle automobili, al cibo, all’abbigliamento e ai beni di lusso – hanno una cosa in comune. Queste sono imprese familiari. Sono 11.800 le imprese familiari in Italia con un fatturato superiore a 20 milioni di euro, secondo uno studio congiunto di Aidaf (Associazione Italiana Imprese Familiari), EY, Unicredit e Università Bocconi. Si tratta di più della metà (65,6%) del totale delle imprese in Italia con questo ammontare di fatturato.

Mi piacerebbe credere che un Paese con tradizioni così forti nel campo delle imprese familiari, dove la famiglia è la base dell’economia del Paese, diventerà nuovamente nostro amico e partner. La scienza deve svilupparsi e andare avanti, qualunque cosa accada.

Fonti:

https://avia.pro/blog/partenavia-p68-victor-tehnicheskie-harakteristiki-foto?ysclid=m1rpz45v2j401867521
https://avia.pro/blog/partenavia-p68-victor-tehnicheskie-harakteristiki-foto?ysclid=m1rpz45v2j401867521

Maggiori dettagli su:

https://avia.pro/blog/partenavia-p68-victor-tehnicheskie-harakteristiki-foto?ysclid=m1rpz45v2j401867521
https://planebase.ru/planes/piaggio-p-180-avanti-ii
https://dzen.ru/a/YVZRASY_WnH6_8Mg?ysclid=m1tq9akc1x683924881
https://igor113.livejournal.com/59051.html
https://translated.turbopages.org/proxy_u/en-ru.ru.8685e56d-66fd3df2-b0413e56-74722d776562/https/en.wikipedia.org/wiki/Partenavia_P.68#Partenavia_P.68_Victor
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sergio_Stefanutti 

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