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L’ARCHITETTO AMANZIO FARRIS CON IL BELVEDERE DI ROCCA DI MEZZO (RM) VINCE IL PREMIO NAZIONALE ITALIA DEL BIGMAT INTERNATIONAL ARCHITECTURE AWARD 2019
Durante la cerimonia di ieri sera al Palais de la Bourse di Bordeaux sono stati annunciati i vincitori del Premio Internazionale di Architettura BigMat.
Per l’Italia si aggiudica il Premio nazionale l’architetto Amanzio Farris di Cagliari mentre il Gran Premio Internazionale va al portoghese Eduardo Souto de Moura.
L’architetto cagliaritano Amanzio Farris si è aggiudicato ieri sera a Bordeaux il Premio nazionale Italia della quarta edizione del BigMat International Architecture Award ’19, ideato e promosso dal Gruppo BigMat: leader in Italia e in Europa di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare.

A conquistare la giuria è stato il progetto “Belvedere per una persona”, un lavoro sospeso tra architettura e scultura a Rocca di Mezzo in provincia di Roma e già Menzione d’onore Paesaggi e spazi urbani alla VI edizione della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2018.

Come spiegato dalla giuria – davanti a 400 persone tra ospiti internazionali e soci BigMat – si tratta di «un piccolo progetto in un piccolo paese dell’Italia centrale che ha dimostrato come con pochissime cose l’architettura riesca a trasmettere la grandezza di un paesaggio come quello italiano e a riproporne i caratteri originali».

Soddisfatto e sorpreso l’architetto Farris: «La natura del lavoro, un’opera di modeste dimensioni, non lasciava immaginare questo esito di cui però sono felice soprattutto per il riconoscimento della particolarità e dello sforzo di mettere in primo piano il paesaggio cercando una relazione tra la dimensione piccolissima e quella vasta. La straordinaria macchina organizzativa di questo Premio Internazionale di Architettura testimonia poi la grande attenzione da parte di BigMat al mondo dell’architettura che mi ha permesso di vivere un’interessante esperienza di confronto e scambio con gli altri Paesi».

La premiazione del Premio Nazionale italiano al BMIAA ’19. Da sinistra: il giurato italiano Paolo Zermani, il presidente di BigMat Italia Rocco Alfano, il vincitore Amanzio Farris e il presidente di giuria Jesus Aparicio.

«Il Gran Premio Internazionale è andato, invece, allo studio portoghese Souto Moura Arquitectos (Premio Pritzker nel 2011) per l’opera della centrale elettrica e della diga di Foz Tua in Portogallo.
«È un grande piacere ricevere questo Premio, riconoscimento dell’arduo lavoro svolto per raggiungere l’alta qualità costruttiva – ha commentato Eduardo Souto de Moura –. Gli architetti devono riacquisire il “potere di fare progetti”, la nostra forza sta nel recuperare la tradizione e l’indipendenza del lavoro progettuale».
Il progetto vincitore è un altro esempio di connubio virtuoso tra architettura e paesaggio, in un territorio patrimonio dell’UNESCO, e sul rapporto tra architettura e sostenibilità l’architetto portoghese ha le idee chiare: «Penso sia ridondante parlare di architettura e sostenibilità poiché la buona architettura è di per sé sostenibile, non può esistere una senza l’altra».

Sono stati 14 i finalisti in concorso tra architetti e studi provenienti dai sette Paesi europei dove è presente il marchio BigMat (Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna), selezionati in una rosa di 83 opere meritevoli tra oltre 600 progetti candidati.

«Efficienza energetica, edilizia sostenibile, comfort e abitabilità sono state le parole chiave del Premio Biennale di Architettura, che BigMat promuove con grande impegno da quattro edizioni sostenendo la cultura architettonica contemporanea nell’ottica dello sviluppo e del miglioramento della società e dell’ambiente – ha ricordato il direttore di BigMat International Matteo Camillini –. BigMat, in quanto protagonista del settore delle costruzioni offre prodotti e assistenza sia nel campo della ristrutturazione sia in quello delle nuove costruzioni e investe ogni giorno nell’ascolto e nel dialogo profondo con il mondo dei progettisti; così con questo premio vogliamo confermare la nostra attenzione e il nostro impegno al loro fianco».

E del rapporto tra architetti e distributori di materiali ha parlato anche l’architetto Amanzio Farris: «Nel campo della progettualità architettonica il tema della tecnologia e dei materiali è molto importante vista la complessità crescente dei progetti, non è infatti possibile che il progettista abbia una conoscenza così ampia dei materiali a disposizione e diventa allora fondamentale il rapporto con il distributore che deve essere complice e alleato del progettista».

Oltre al Gran Premio Internazionale di Architettura BigMat ’19 (valore 30.000 euro) sono stati assegnati i 6 Premi Nazionali BigMat ’19 (ciascuno del valore di 5.000 euro), i 7 Premi Finalisti ai secondi classificati di ogni Paese (valore 1.500 euro ciascuno) e la Menzione Speciale Giovani Architetti (valore 1.500 euro) a un architetto under 40.

I vincitori dei Premi nazionali:
• Italia: Amanzio Farris Architetto, Belvedere per una persona, Roma (2015)
• Belgio: Wim Goes Architectuur, Refugee II: Temporary House, Nevele (2015)
• Francia: Éric Lapierre Experience, The Chris Marker Student Residence, Parigi (2018)
• Repubblica Ceca: Petr Stolín ARCHITEKT, Kindergarten Nová Ruda, Liberec (2018)
• Slovacchia: Gutgut, Adaptation of the former factory Mlynica, Bratislava (2017)
• Spagna: RAW/deAbajoGarcia, IMPLUVIUM – Community Center in Reinosa, Reinosa (2017)

Il progetto vincitore del Premio nazionale Italia BMIAA ’19:
Amanzio Farris Architetto, Belvedere per una persona, Rocca di Mezzo (RM)

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