L’ARCHEOCLUB DI MONTE COMPATRI “ALL’OPERA”: REALIZZAZIONE DEI PRESEPI DI NATALE
Nella giornata di giovedì 6 dicembre 2018 l’Archeoclub d’Italia, sede di Monte Compatri, ha, come ogni anno, pulito dai rovi e dalle erbacce la cisterna romana sita in via San Silvestro e la “grotta” del parco Wojtyla per la realizzazione dei consueti presepi realizzati nella giornata di giovedì 19 dicembre 2018.
Il presepe realizzato nella cisterna romana quest’anno si è arricchito di altri elementi: oltre a San Giuseppe, Maria, il bambinello, il bue e l’asinello, la pecorella posti all’interno della cisterna ed esternamente l’angioletto, sono stati aggiunti esternamente il pastorello con l’agnellino in braccio attorniato da una pecorella e la stella di Natale. Il luogo di realizzazione è suggestivo: una cisterna romana di epoca augustea costruita in opus caementicium a due navate e volte a botte.
Per quanto riguarda il presepe realizzato nel parco dedicato ora a Papa Wojtyla, “…si narra, infatti, che S. Francesco andò ad abitare in una grotta presso Montecompatri…” e, per questo motivo, il luogo fu denominato Romitorio, in seguito adibito a cimitero rupestre -“campo Santo vecchio”- e poi denominato parco del Romito. All’interno della grotta rupestre, sono presenti San Giuseppe, Maria e il bambinello, dove l’elemento di novità è costituito dalla stella del Natale; mentre, al suo esterno è presente l’immagine di San Francesco e gli elementi di novità sono il pastorello attorniato da pecorelle con l’agnello posto sulle sue spalle e un angioletto. Si legge dal pannello informativo ivi presente: “Presepe nel parco del Romito dal nome di San Francesco. La scelta di collocare un presepe in questo luogo è dovuta al ricordo della venuta dei primi tre compagni di San Francesco: Frate Angelo da Monte Leone, Frate Rinaldo da Rieti e Frate Santo da Parma, che qui si rifugiarono in una grotta scavata nella roccia che fu detta “Romitorio”. Una pia leggenda vuole che San Francesco stesso sia venuto qui nel 1222. A Greccio, nella notte del 1223, San Francesco, ebbe l’ispirazione di allestire la sacra rappresentazione della natività in una grotta scavata nella roccia. Da allora è nata la consuetudine di fare il Presepe, che si è diffusa in tutto il mondo.” Per chi non lo sapesse, la via che dal centro storico conduce a parco Wojtyla è intitolata proprio al Santo di Assisi.
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