Lanuvio, la raccolta differenziata non funziona
differenziata, non sono liberi devono per forza gettare la spazzatura nel contenitore indifferenziato. Il rifiuto a sua volta sarà portato in discarica ad Albano, con il rischio che il percolato inquini le falde acquifere, oppure il rifiuto sarà bruciato nel futuro inceneritore d’Albano con il rischio dell’inquinamento dell’aria. L’Amministrazione può contestarmi, che c’è un contenitore verde per la raccolta del vetro, e che comunque a distanza di un chilometro si possono trovare i contenitori. Scusate
ma perché non posizionate i contenitori li, c’è molto spazio, i camion possono lavorare benissimo inoltre siamo all’incrocio con la Nettunense. Domanda perché il cittadino non è libero di fare la raccolta differenziata? Lo afferma Nazareno Ferrazza coordinatore dei
Castelli Romani – Aprilia del Partito Liberale, purtroppo il cittadino non è libero di differenziare, ma deve sottostare a dei burocrati, che hanno deciso che in quella zona non deve essere fatta la raccolta differenziata. Invece per quanto riguarda il contenitore verde presente nella via, questo è coperto di manifesti, il cittadino non sa cosa metterci e quindi oltre al vetro ci sono anche i contenitori di plastica, pensano che sia un contenitore multimateriale. Scusate ma perché non fate togliere i manifesti abusivi da chi li ha messi, visto che ci sono le pubblicità che portano i dati dell’inserzionista.
Inoltre il contenitore e della Provincia di Roma e di norma sono sparsi, invece in altri posti sono stati installati quelli comunali con più contenitori, quindi cittadini di serie A e B. Siamo alle solite, il solito impiccio all’italiana, con un intreccio di enti inutili, di
competenze, che non risolve il problema del cittadino. L’esempio della via e lo spaccato di quello che succede in altre vie di Lanuvio, Ariccia, Albano e Genzano, ma in generale accade in tutti quei Comuni che non hanno la volontà politica di far partire la raccolta
differenziata. Secondo me ci vuole una legge che affermi che se non si raggiunge la percentuale del 60% i comuni sono commissariati.
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