Lang Lang torna a Santa Cecilia – 22 Novembre Nott-De Rosa Con l'orchestra Di Santa Cecilia
Ha inciso il suo ultimo Cd – un album dedicato a Mozart – con i Wiener Philharmoniker diretti da Nikolaus Harnoncourt, ma è stato anche protagonista di grandi eventi come la Cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Pechino nel 2008, i Grammy Awards di Los Angeles nel 2014 insieme ai Metallica e il recente concerto di chiusura dei Mondiali di Calcio a Rio de Janeiro. Per lui la musica va oltre i propri confini. Vive sui social network, soprattutto Twitter e SinaWeibo, sito fra i più frequentati della Cina, è sempre in giro per il mondo, ha una vivacità e leggerezza contagiose, ma nulla lo può sottrarre alle ore di studio e a una disciplina ferrea e rigorosa che lo porta ad essere uno dei pianisti più bravi del panorama internazionale: è Lang Lang, che torna a Santa Cecilia per la Stagione di Musica da Camera venerdì 21 novembre (Sala Santa Cecilia – ore 20,30) con un programma raffinato che impagina la Sonata in sol maggiore K 283, la Sonata in mi bemolle maggiore K 282 e la Sonata in la minore K 310 di Wolfgang Amadeus Mozart, e le Quattro Ballate di Fryderyk Chopin.
Roma è la seconda di cinque tappe che, tra l’autunno 2014 e la primavera 2015, porteranno Lang Lang anche a Firenze, Milano (nell’ambito dell’Expo) e Lampedusa città in cui il tour si concluderà con un grande evento benefico e che vedrà il pianista anche nella sua veste di Messaggero di Pace dell’ONU, nomina appena ricevuta dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon: “Spero di dare qualche conforto – dice Lang Lang a proposito del concerto di Lampedusa. La musica può fare moltissimo per le relazioni fra gli uomini. Ed è per questo che ho accettato con orgoglio la carica di ambasciatore ufficiale dell’Expo 2015”.
Considerato anche ambasciatore della Cina nel mondo, e della cultura occidentale in Cina, Lang Lang ha creato una Fondazione e una scuola di musica a sostegno dei giovani talenti che vogliono inseguire il sogno di diventare musicisti: “Di recente, all’ONU ho avuto la gioia di suonare con 80 bambini. L’educazione musicale è fondamentale nella vita di ogni persona e suonare con i ragazzi per me significa volerli avvicinare alla musica, mostrare loro la mia passione per le note, invogliarli a suonare uno strumento”.
Lang Lang
Se c’è una parola che definisce Lang Lang, il musicista, l’uomo, la sua visione del mondo, e coloro che vengono in contatto con lui, è “ispirazione”, una parola la cui eco risuona come un Leitmotiv musicale attraverso la sua vita e la sua carriera. Con le sue interpretazioni passionali ed emotive Lang Lang ispira milioni di persone, sia che suoni in recital intimi, sia che si esibisca sul più grande dei palcoscenici – come il concerto con Placido Domingo in occasione della finale dei Mondiali 2014 a Rio, la cinquantaseiesima edizione dei Grammy Award in cui ha suonato con i Metallica, la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino del 2008 quando oltre quattro miliardi di persone in tutto il mondo hanno assistito alla sua performance, la serata finale dei Proms alla Royal Albert Hall di Londra o il concerto per il duecentenario della nascita di Liszt trasmesso live in oltre cinquecento cinema sparsi in tutti gli USA e in Europa. Lang Lang forma stabili partnership musicali con i più grandi artisti di livello internazionale, da direttori d’orchestra del calibro di Daniel Barenboim, Gustavo Dudamel e Sir Simon Rattle ad artisti fuori dal panorama musicale classico – fra cui il ballerino di dubstep Marquese “Nonstop” Scott e il titano del jazz Herbie Hancock. Grazie al suo ruolo di ambasciatore della Sony ha fatto inserire la Sonata per pianoforte n. 7 di Prokofiev nella colonna sonora di Gran Turismo 5 e 6, il videogioco dalle vendite multimilionarie! E getta ponti culturali tra est e ovest, presentando sovente la musica cinese al pubblico occidentale e viceversa.
Ciononostante non dimentica mai ciò che lo ispirò agli inizi, e che continua a ispirarlo tutt’ora: i grandi artisti, e in modo particolare i grandi compositori – Liszt, Chopin e gli altri -; poter ora offrire ad altre persone la loro musica è per lui un enorme piacere. Persino quel famoso vecchio cartone animato di Tom e Jerry, “Jerry e il pianista”, che da bambino gli fece conoscere la musica di Liszt, e quella gioiosa eccitazione infantile nello scoprire la musica, lo accompagnano sicuramente ancora oggi e lo proiettano verso quella che egli chiama “la sua seconda carriera”: portare la musica nella vita dei bambini di tutto il mondo, sia attraverso il suo lavoro come Messaggero di Pace per le Nazioni Unite con focus sull’istruzione globale, sia attraverso la sua Lang Lang International Music Foundation. Così come egli ispira, allo stesso modo viene ispirato. E così come viene ispirato, allo stesso modo ispira gli altri. E’ forse questa la qualità che ha spinto il New Yorker a soprannominarlo “ambasciatore mondiale della tastiera”.
Il Time Magazine ha menzionato Lang Lang nei “Time 100”, citandolo come simbolo della gioventù cinese e del futuro della Cina. Lang Lang è ambasciatore culturale per Shenzhen e Shenyang. E anche se la passione cinese per il pianoforte non si deve soltanto a lui, egli ha avuto una parte non piccola come modello di ruolo – un fenomeno che The Today Show ha battezzato “l’effetto Lang Lang”. Per la prima volta la Steinway & Sons ha intitolato un proprio strumento a un singolo artista, presentando in Cina “Il Pianoforte Lang Lang”, progettato appositamente per lo studio.
E il bambino che Lang Lang era, e che forse è sempre con lui, avrebbe sicuramente approvato quanto l’artista restituisce ai giovani: fa da mentore ai bambini prodigio, riunisce in concerto cento studenti di pianoforte in una volta sola e ha dedicato la sua Lang Lang International Music Foundation alla formazione dei grandi pianisti di domani, all’istruzione musicale con tecnologie d’avanguardia e alla costruzione di un pubblico giovane.
Lang Lang è apparso sui maggiori network televisivi e riviste di tutto il mondo. Si è esibito davanti a personalità di livello internazionale quali il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon, quattro presidenti USA, il presidente tedesco Koehler, l’ex presidente francese Sarkozy e l’attuale presidente François Hollande. Tra i molti eventi di portata storica, di recente ha avuto l’onore di suonare per il Presidente Obama e per l’ex Presidente cinese Hu Jin-Tao in occasione della Cena di Stato alla Casa Bianca, nonché al concerto per la celebrazione del Diamond Jubilee della regina Elisabetta II a Buckingham Palace. Tra gli onori che gli sono stati tributati c’è la nomina a uno dei 250 Young Global Leader del World Economic Forum, i Dottorati Onorari del Royal College of Music e della Manhattan School of Music, il premio più importante assegnato dal Ministro cinese della Cultura, l’Ordine al Merito di Germania e la medaglia dell’Ordine delle Arti e delle Lettere francese. Lang Lang è stato recentemente nominato “Ambassador per Expo Milano 2015”.
Per maggiori informazioni visita www.langlang.com / www.langlangfoundation.org
Stagione di Musica da Camera 2014-2015
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Venerdì 21 novembre 2014 – ore 20,30
Lang Lang Pianoforte
Mozart
Sonata in sol maggiore K 283
Sonata in mi bemolle maggiore K 282
Sonata in la minore K 310
Chopin
Ballata n. 1 op. 23
Ballata n. 2 op. 38
Ballata n. 3 op. 47
Ballata n. 4 op. 52
Stagione Sinfonica 2014-2015
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
sabato 22 novembre ore 18 – domenica 23 ore 18 – lunedì 24 ore 20,30
NOTT – DI ROSA
OMAGGIO A RICHARD STRAUSS
Continua l’omaggio dell’Accademia di Santa Cecilia a Richard Strauss nel 150° anniversario della nascita, con un concerto per la Stagione S
infonica Sala Santa Cecilia, diretto da Jonathan Nott (sabato 22 novembre ore 18 – domenica 23 novembre ore 18 – lunedì 24 novembre ore 20,30).
In programma il Concerto per oboe, uno degli ultimi brani composti (1945) da Strauss nel suo ‘rifugio’ di Garmisch sulle Alpi bavaresi, con la Germania ridotta ad un cumulo di rovine. Il Concerto fu sollecitato da un giovane militare dell’esercito americano si stanza a Garmisch, oboista dell’Orchestra di Filadelfia che fu accontentato dall’autore: la prima, nel 1947, fu un successo e da allora il Concerto è entrato a far parte del repertorio degli oboisti che vogliono cimentarsi con questo non facile lavoro che vedrà protagonista – in questa occasione – Francesco Di Rosa, primo oboe dell’Orchestra dell’Accademia. Di Richard Strauss si ascolteranno anche due composizioni “giovanili”: i poemi sinfonici Don Juan e Tod und Verklärung
Completa il programma della serata la Lyrische Suite di Alban Berg; composta inizialmente per quartetto d’archi tra il 1925 e il 1926 usando modalità compositive della musica dodecafonica di Arnold Schönberg, lo stesso Berg ne arrangiò tre movimenti per orchestra d’archi nel 1928.
Jonathan Nott dal 2000 è il Direttore musicale dei Bamberger Symphoniker, con i quali propone programmi che spaziano dal grande repertorio classico-sinfonico alla musica contemporanea. nel 2010 il direttore e l’orchestra sono stati premiati con il Midem Award per la migliore registrazione sinfonica (Nona Sinfonia di Gustav Mahler).
Nott effettua regolarmente tournée con i Bamberger Symphoniker; in passato si sono esibiti negli Stati Uniti, Sud America, Cina, Giappone, Festival di Salisburgo, BBC Proms, Edinburgh Festival (2003 e 2012).
Nel 2013, in occasione del bicentenario della nascita di Richard Wagner, hanno eseguito la Tetralogia ospiti del celebre Festival di Lucerna. in futuro suoneranno in Cina, Olanda, Belgio, Vienna, Praga, Parigi e Baden-Baden.
Nel 2011 Jonathan Nott ha debuttato alla guida della Tokyo Symphony Orchestra, compagine che gli ha immediatamente offerto, a partire dall’aprile del 2014, il ruolo di Direttore principale.
Ha diretto e dirige regolarmente le maggiori orchestre del mondo compresi i Berliner Philharmoniker, New York e Los Angeles Philharmonic, Royal Concertgebouw di Amsterdam, Tonhalle Orchester di Zurigo, Gewandhausorchester di Lipsia, Dresdner Stasskapelle, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks. Nel 2012 ha debuttato con la Chicago Symphony orchestra. Nella stagione 2014-15 tornerà a dirigere la Royal Concertgebouw, debutterà con i Wiener Symphoniker e con l’Orchestre de la Suisse Romande.
Il direttore inglese è anche una continua fonte di ispirazione per i musicisti di diverse compagini giovanili: a marzo del 2013 ha debuttato alla guida della Junge Deutsche Philharmonie che lo ha nominato, a partire dall’estate del 2014, nuovo Direttore principale. Continua inoltre la sua collaborazione con la Gustav Mahler Jugendorchester con la quale andrà in tournée nel 2015.
Nott ha compiuto gli studi musicali alla Cambridge University, al Royal Northern College of Music di Manchester e ha studiato direzione d’orchestra a Londra.
La sua carriera ha avuto inizio nei teatri di Francoforte e Wiesbaden dove ha diretto gran parte del repertorio operistico. A questo periodo risale la sua collaborazione con l’Ensemble Modern. Dal 1997 al 2002 è stato Direttore principale della Luzerner Symphonieorchester e dal 2000 al 2003 dell’Ensemble Intercontemporain.
Jonathan Nott vanta una vasta discografia: di György Ligeti – che è stato uno dei suoi mentori – ha inciso l’opera completa per orchestra alla guida dei Berliner Philharmoniker. Ha inoltre registrato brani di Mahler, Bruckner, Schubert e Stravinskij con i Bamberger Symphoniker. Nel 2013, per l’etichetta Sony, è stato pubblicato un cd con musiche di Wagner e successivamente la Sesta e Ottava Sinfonia di Mahler.
Ha diretto per la prima volta l’Orchestra di Santa Cecilia nel novembre del 2010.
Francesco Di Rosa, oboe solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma ha ricoperto lo stesso ruolo precedentemente nell’Orchestra del Teatro alla Scala e nell’omonima Filarmonica dal 1995 al 2008.
Francesco Di Rosa è nato a Montegranaro (AP) nel 1967, ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte per passare all’età d’undici anni a quello dell’oboe con Fabio Fabrizzioli diplomandosi poi sotto la guida di Luciano Franca nel 1986 con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio “G. Rossini” di Fermo.
Prosegue gli studi con Maurice Bourgue presso la “Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo”.
Tra i riconoscimenti ottenuti nel corso della sua carriera, si segnalano il Secondo Premio al concorso Jugendmusik Wettbewerb “Premio Europeo 1988” per oboe di Zurigo ed altri sei Premi in concorsi nazionali di musica da camera in duo con il pianoforte. Come Primo Oboe ha vinto diversi concorsi ed audizioni nelle principali orchestre italiane. Nel 1995 vince il concorso internazionale di Primo Oboe Solista nell’Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Riccardo Muti.
Ha collaborato e collabora con i maggiori direttori contemporanei, quale Daniel Barenboim, Antonio Pappano, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Pierre Boulez, Riccardo Muti, Carlo Maria Giulini, Wolfgang Sawallisch, Valery Gergiev, Giuseppe Sinopoli, Lorin Maazel, George Prêtre, Myung-Whun Chung, Zubin Metha.
All’attività di Primo Oboe in orchestra Francesco Di Rosa affianca una crescente carriera solistica e cameristica con diversi gruppi: I Solisti della Scala, il Trio d’Ance Italiano, il Nuovo Quintetto Italiano, il duo con il pianista Nazzareno Carusi e con I Virtuosi della Scala del quale è uno dei fondatori.
Ha tenuto numerosi concerti in tutto il mondo in prestigiose sale, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, la Musikhalle di Amburgo, il Musikverein di Vienna, la Carnegie Hall di New York, la Tonhalle di Zurigo, il Neiu Auditorium di Chicago, la Zipper Hall di Los Angeles, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, Il Teatro Roldan di L’Havana, il Teatro Coliseo di Buenos Aires, il Bunka Kaikan di Tokyo.
Ha inciso numerosi CD e DVD per diverse case discografiche: Musicom, Emi, Thymallus Bongiovani, Preiser Records, Real Sound, Tactus, Dad Records, Aulia.
Ha insegnato al Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e “San Pietro a Majella” di Napoli, alla Scuola Musicale di Milano e all’Accademia del Teatro alla Scala.
Ha tenuto master classes negli Usa, in Giappone alla Toho Graduated School di Tokyo, Toyama, Nagoya e Matzumoto, in Spagna al Conservatorio di Valenzia e Gandia, in Germania all’Università di Stoccarda, in Italia nei Conservatori di Adria, Bari, Castelfranco, Cesena, Foggia, Milano, Novara, Pescara, Parma e Rodi Garganico.
Nel giugno 2004 al Palazzo del Campidoglio di Roma, il Centro Studi Marche gli ha conferito il premio “Picus del Ver Sacrum”- Marchigiano dell’anno 2004.
Nel novembre 2004 Montegranaro, sua città natale lo ha proclamato Cittadino Onorario.
È stato Vice Presidente della Filarmonica della Scala. È Direttore Artistico dell’Associazione “Amici della Musica di Montegranaro” dalla fondazione. Suona uno strumento Buffet Green Line.
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 22 novembre ore 18 – domenica 23 novembre ore 18 – lunedì 24 novembre ore 20,30
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Jonathan Nott direttore
Francesco Di Rosa oboe
Berg Lyrische Suite
R. Strauss Concerto per oboe
Don Juan
Tod und Verklärung
Biglietti da € 19 a € 52
Info 068082058 – www.santacecilia.it
Forum del MUSA
Lunedì 24 novembre ore 19
Spirito classico
Una serie di appuntamenti con il musicologo e divulgatore Giovanni Bietti per conoscere le musiche dei più importanti compositori presenti nella Stagione Sinfon
ica e da Camera 2014-2015 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Richard Strauss
Biglietti: intero 10 euro – under 30 e abbonati 8 euro
________________________________________
Annalisa Rinaldi
Responsabile Ufficio Stampa
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento