L’Aeroporto di Ciampino chiuderà per 10 giorni ad ottobre. Ma non è una buona notizia.
Nel corso del Consiglio Comunale di Ciampino del 19 luglio 2016 abbiamo finalmente saputo dalla voce del Sindaco a cosa serve l’enorme montagna di sabbia nel piazzale est dell’aeroporto. Non a fare una spiaggia artificiale per gli abitanti martoriati dall’aeroporto ma a RIFARE LA PISTA.
Secondo quanto dichiarato dal Sindaco, questo avverrà ad ottobre 2016 con la chiusura dell’aeroporto per 10 giorni.
I 10 giorni di silenzio e senza la puzza delle gomme e dei propellenti degli aerei sono una buona notizia per gli abitanti del territorio, ma non è una buona notizia il fatto che si continuino a spendere soldi (di chi, pubblici o privati?) per mantenere a questo livello di attività un aeroporto che, secondo tutte le rilevazioni relative al rumore, DEVE RIDURRE I VOLI.
AdR e ENAC continuano a potenziare Ciampino ignorando le Norme.
È particolarmente grave che questa ulteriore sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale avvenga mentre, presso il Ministero dell’Ambiente, è in corso la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) su un progetto, presentato da ENAC e AdR, che non contiene alcuna documentazione su queste nuove opere.
Altrettanto grave e inquietante è il fatto che il Comune di Ciampino, invece di battersi per la tutela della salute dei propri cittadini colpiti dall’inquinamento aeroportuale e rivendicare il ripristino dei livelli di rumore previsti dalla legge, sia impegnato, secondo quanto riferito dal Sindaco al Consiglio, in trattative per favorire l’acquisto (da parte di privati?) dell’area militare di Ciampino est da destinare ad uso non abitativo. Il Sindaco ha parlato di valorizzazione delle cubature, con la riunificazione di quelle militari esistenti. Per fare cosa e a vantaggio di chi? Per questo sono stati fatti rilievi geognostici nel parcheggio comunale antistante l’aeroporto, sondaggi autorizzati dal Comune di cui il Sindaco dice di non sapere nulla?
Ancora una volta si tratta di progetti per l’espansione dell’aeroporto, non per la riduzione dei voli e per rientro nei limiti di legge. Ancora una volta le Istituzioni sembrano più attente alle attività speculative che alla tutela della salute dei cittadini e al rispetto delle Norme
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