Labro – Rocca Vitelleschi
Comune in provincia di Rieti, a 628 metri d’altezza, a fronte del monte Terminillo e del lago Umbro di Piediluco. È definito un “paese” di pietra dalle sue case tutte costruite con la pietra locale, secondo una razionale struttura urbanistica. L’abitato è sviluppato “a ventaglio” attorno all’imponente Rocca Vitelleschi, ricostruita interamente nel XV secolo inglobando l’antico cassero, e restaurata nel XIX secolo per essere adibita ad abitazione. Il Castello presenta finestre guelfe, torrioni merlati, beccatelli e merlature e degrata verso il basso sorretto da giardini pensili. Il luogo in cui Labro sorge fu certamente un punto strategico per gli ex domini di Rieti e di Spoleto, tanto che la storia del luogo è cosparsa di avvenimenti guerreschi, quale la secolare disputa fra i signori di Labro e quelli di Luco per il possesso del monte Caperno, in cima al quale entrambi i contendenti intendevano costruire: anche i reatini e gli spoletini presero parte, su opposte sponde, alle lotte che richiamarono persino l’attenzione e l’intervento di papa Bonifacio VIII allorchè, nel 1298, fu ospite dell’attuale capoluogo. Proprietà della Santa Sede, fu feudo dei Nobili e dei Vitelleschi, a cui appartiene tuttora. La famiglia Vitelleschi consente, a richieta, la visita del Castello nel quale sono conservati gli antichi arredi ed armature.
Bibliografia: (Istituto Italiano Castelli – Lazio – Bonechi-Rendina-volontari valorizzazione castelli-chiese nel Lazio)
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