Labico, la rinascita attraverso il lavoro: presentato il progetto INCLUDIAMOLE
Sabato a Labico sono stati presentati i risultati del progetto Includiamole, realizzato da Aps Socialmente Donna, Pontedonna (che gestiscono il Cav Maria Manciocco di Labico e lo Sportello di ascolto del filo di Arianna a Colleferro), la Cooperativa sociale Prassi e Ricerca Onlus e Noidonne. Grazie al progetto è stato possibile il reinserimento sociale e lavorativo di dieci delle donne seguite dai Centri Antiviolenza di Labico, Nettuno ed Anguillara, attraverso la formazione, i laboratori di scrittura creativa e l’occupazione. A prendere la parola, dopo Istituzioni ed associazioni, le quattro donne del Cav di Labico e uno dei soggetti ospitanti (il Direttore della Scuola di Musica “Alfredo Casella” del Circolo Culturale “Lya De Barberiis”)
“Come si affronta il fenomeno della violenza di genere? Investendo sulle realtà che se ne occupano, creando opportunità di reinserimento sociale e lavorativo delle donne che ce la fanno per loro e per i loro figli, tra le altre cose. Questo ha fatto la Regione Lazio attraverso il bando che ha permesso di realizzare il progetto #Includiamole, proposto e sviluppato da Aps Socialmente Donna, Pontedonna (che gestiscono il Cav Maria Manciocco di Labico e li Sportello di ascolto del filo di Arianna a Colleferro), la Cooperativa sociale Prassi e Ricerca Onlus e Noidonne: associazioni e realtà preziose che non possiamo che ringraziare per l immenso lavoro.
Nella giornata di oggi abbiamo ascoltato direttamente le donne coinvolte, abbiamo ascoltato le loro parole, le loro impressioni, abbiamo fatto capire quando il lavoro di rete sia importante nei percorsi di rinascita.” Dichiara la Consigliera con delega alle Politiche di Genere, Giulia Lorenzon – che ha moderato l’incontro.
“Ancora una volta un progetto di Socialmente Donna e della rete di associazioni con cui collabora ci lascia qualcosa di più di quello che le istituzioni danno. Il progetto Includiamole è stato una fonte di speranza per tutte quelle donne che cadono vittime di violenza, che è sempre anche psicologica. Sostenerle nel ricostruire una propria identità anche lavorativa è fondamentale, perché dà la speranza di poter essere autonome e con un ruolo sociale. Per questo è importante la realizzazione con successo del progetto e la sua promozione, affinché chi sta vivendo questo incubo sappia che c’è un sostegno sia nell’emergenza, sia nel ricostruirsi una propria vita.” Continua l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetto Paris.
“Grazie a tutti e tutte gli intervenuti: l’assessora Diana Stanzani del Comune di Colleferro, ora capofila del Piano di Zona Asl Rm5, l’assessora Antonella Caspoli del Comune di Zagarolo, la consigliera regionale nonché Presidente della IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, Eleonora Mattia che sta davvero lavorando moltissimo sui temi delle pari opportunità promuovendo leggi e misure che vengono poi adottate anche nelle altre regioni. Un ringraziamento alle attività che hanno sposato il progetto ospitando queste donne e alle associazioni Socialmentedonna e Pontedonna, un baluardo nella difesa dei diritti delle donne, un punto focale nel nostro territorio contro la violenza di genere. Adesso a noi istituzioni l’impegno di trovare gli strumenti per continuare ad investire sui Centri antiviolenza.” Conclude il Sindaco, Danilo Giovannoli.
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