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Labico, dal sogno al progetto: una nuova scuola per il futuro della comunità

Labico, dal sogno al progetto: una nuova scuola per il futuro della comunità
Febbraio 27
14:50 2021

 L’amministrazione Giovannoli ha approvato nell’ultimo Consiglio Comunale il “Progetto definitivo per la costruzione di Nuovo Edificio Scolastico. Adozione Variante Urbanistica ai sensi dell’art. 19 d.p.r. n. 327/2001.” 

Dichiara Giuseppina Bileci, Vicesindaco con delega ai lavori pubblici: 

“Il rinnovamento del patrimonio scolastico è una necessità sotto gli occhi di tutti, non solo a livello locale, ma nazionale, considerando che oltre la metà degli edifici italiani è stata costruita prima del 1976. Da allora è cambiato tutto: sistemi di progettazione, sicurezza antisismica, tecniche costruttive, didattica, sensibilità ambientale, costi energetici. Allo stesso tempo, eravamo e siamo consapevoli dell’opportunità di tener conto del processo di innovazione degli ambienti di apprendimento attualmente in essere. La progettazione di ambienti didattici innovativi, a nostro avviso, parte da esigenze pedagogiche e didattiche della scuola e dalla loro relazione con gli spazi. In tale contesto e con tali motivazioni, è cominciato il nostro percorso che risale a poco dopo l’inizio del nostro mandato, quando, nel 2018, abbiamo ricevuto la comunicazione del riconoscimento di tre finanziamenti dal MIUR (n. 2 da € 600.000,00 ciascuno per O.S. e O.N.S. per la Scuola secondaria e n. 1 da € 350.000,00 per O.N.S. Scuola primaria). Quello che avevamo ereditato ero esclusivamente uno studio sulla verifica di vulnerabilità sismica dei diversi edifici del nostro territorio. Esattamente da lì siamo partiti cercando di ripensare completamente il patrimonio scolastico dell’ente, perché per buona parte vetusto e per altra parte caratterizzato da divisioni tra le diverse classi si scuole e quindi tra i più piccoli e i grandi, da sempre allocati in più strutture. Quello che avevamo a disposizione era un finanziamento certamente importante, ma non risolutorio delle problematiche territoriali. Realizzare il progetto iniziale significava infatti intervenire sul solo edificio della scuola secondaria. Il che avrebbe potuto comportare disagi, ma anche dover destinare parte risorse del nostro budget per allocare i nostri ragazzi in altri spazi, per un periodo di circa due anni e mezzo. A quel punto, abbiamo iniziato a pensare e credere fortemente nella necessità di realizzare quella nuova scuola di cui tanto si è sentito parlare da decenni. Il primo passaggio formale è consistito nel chiedere al Ministero di poter concentrare i finanziamenti sulla costruzione di una nuova unica scuola conforme alle norme antisismiche. E quando lo stesso Ministero, con la task force della Regione, ha comunicato l’accettazione della nostra richiesta, abbiamo ancor più creduto nella concreta fattibilità dell’opera. 

 

Un nuovo edificio scolastico che sia in futuro destinato alle medie ed anche alle elementari, in modo da ottenere una riorganizzazione completa della popolazione scolastica con concentrazione della scuola materna nell’esistente edificio della attuale Scuola primaria, stante la vetustà di quello di Via F. Ficoroni. La nuova scuola, come si evince dal progetto definitivo, sarà attenta alla sostenibilità ambientale, energetica ed economica, alla rapidità di costruzione, alla riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, con alte prestazioni energetiche, all’utilizzo di fonti rinnovabili e alla facilità di manutenzione. Sono previsti spazi verdi fruibili in un’ottica di ambiente educativo integrato, atteso che non solo arricchisce l’abitabilità del luogo, ma diventa fonte inesauribile di apprendimento. Siamo infatti convinti che la scuola del futuro dev’essere aperta al territorio, diventando luogo di riferimento per la comunità. Deve anche permettere lo svolgimento di attività laboratoriali specialistiche, sia per ambito disciplinare che per tipologia di strumentazione necessaria (ad es. dotazioni tecnologiche o periferiche specifiche). Insomma, un edificio che deve diventare strumento educativo finalizzato allo sviluppo di competenze sia tecniche che sensoriali. 

Questo dobbiamo ai nostri bambini. Questo dobbiamo ai nostri ragazzi. Questo dobbiamo a tutti i nostri figli. 

Prosegue l’Assessore all’urbanistica, Maurizio Spezzano: 

“Per realizzare il progetto si è reso necessario adottare una variante urbanistica ai sensi dell’art. 19 del dpr n. 327/2001, atteso che l’area interessata è attualmente classificata in parte come Zona E-Agricola, in parte come Zona G4 Parcheggi, in altra parte come Zona H3 Fascia di rispetto della viabilità e in parte Zona G1-Area per l’istruzione. L’area individuata è quindi in Circonvallazione G. Falcone, una posizione idonea per tutto il territorio. Un bel cambio di programma rispetto a quanto previsto dal PRG del 2007: una scuola in via delle Foche, isolata dal resto del territorio e che avrebbe necessitato di ingenti investimenti sulla viabilità, le fognature, la rete elettrica. Senza la possibilità di immaginare una viabilità pedonale puntando quindi esclusivamente su un modello di mobilità ormai superato, fatto di macchine e traffico. Una scuola nel deserto, tutto il contrario di ciò che la scuola è e dovrebbe essere. Tutto il contrario della scuola da noi progettata” 

Dichiara l’assessore alla Pubblica Istruzione, Augusta Morini: 

“Sono orgogliosa di aver contribuito ad un progetto così importante. Le tante difficoltà che dall’inizio del mandato affrontiamo per garantire il diritto allo studio saranno superate presto. Grazie al lavoro e alla dedizione di tutti ed in particolare del Sindaco e dell’ass. Bileci che in questo progetto ci hanno creduto fin dall’inizio. Il nuovo istituto sarà il fiore all’occhiello della comunità labicana. Ad maiora, sempre” 

Conclude il Sindaco Danilo Giovannoli: 

“Le società più avanzate sono quelle che investono nelle scuole e nella ricerca. Questa amministrazione corona un sogno collettivo a Labico, porta in consiglio un progetto che guarda davvero al futuro. Questa amministrazione ha avuto la pazienza e la forza di lavorare per due anni senza mai arrendersi o farsi frenare dai tempi delle pubbliche amministrazioni perché ha creduto davvero nell’obbiettivo, ha creduto davvero nella possibilità di consegnare ai cittadini del futuro un progetto concreto, funzionale e lungimirante, in linea con le tematiche oggi al centro delle previsioni della programmazione europea: investire sui giovani, sui bambini, sull’istruzione, facendolo in modo sostenibile. Ringrazio pertanto la mia maggioranza, a partire dall’assessorato ai lavori pubblici, per l’impegno profuso.”

 

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