La strana guerra dell’amministrazione Cecchi
La strana guerra dell’amministrazione Cecchi: Il Centro Anziani Frattocchie annuncia azioni contro il Comune dopo il recesso unilaterale delle Convenzioni
Dichiarazione del Presidente Claudio Bornaccioni, Centro Anziani Frattocchie di Marino.
” Abbiamo ricevuto anche noi il 2 novembre scorso, separatamente dagli altri tre Centri Anziani di Marino, la comunicazione di recesso unilaterale da parte del Comune di Marino della Convenzione firmata, il 10 novembre 2021, con tutti i documenti in regola e, si badi bene, senza alcun altro che avesse in quella data fatto la domanda.
I fatti accaduti legati al comportamento, a nostro giudizio estremamente parziale e non rispettoso delle regole, del Comune di Marino sono gravi e già abbiamo avviato con i nostri avvocati, presso le sedi opportune, i nostri primi ricorsi e le segnalazioni a difesa della legittimità di tutte le Convenzioni, anche quelle degli altri Centri Anziani, Convenzioni oggi tutte rescisse dall’Amministrazione di Marino”.
“Saranno i venti di guerra che incombono” continua Bonaccioni “tra reali invasioni folli di superpotenze e temute propagazioni della guerra anche a livello nucleare, fatto sta che l’Amministrazione Comunale, si è scelta il suo personale nemico e bersaglio. Esso a quanto pare è la temutissima APS Centro Anziani Frattocchie di Marino. Pubblicheremo nei prossimi giorni su Facebook una serie di atti e le prime segnalazioni prodotte, in modo che la pubblica opinione di Marino si possa rendere conto di come si sta manovrando la questione dei Centri Anziani”.
“Inutile negare” continua concludendo il Dirigenti del Centro Anziani Frattocchie di Marino “che quello che prevale al momento è il senso di amarezza di chi sta subendo un’autentica prepotenza da parte di un organismo – l’Amministrazione Comunale – che per sua stessa natura dovrebbe avere a cuore il rispetto delle regole e l’assoluta imparzialità nella applicazione delle medesime.
Però è proprio la consapevolezza di ciò che ci pone l’obbligo di perseguire ogni strada per ottenere giustizia e per questo ci siamo già attivati. La posta in gioco è molto più importante di un’attività ricreativa e culturale degna comunque del massimo rispetto. La posta in gioco è il principio che chiunque è chiamato ad amministrare la cosa pubblica lo deve fare nell’interesse comune, nel pieno rispetto delle regole, senza esercitare favoritismi, clientelismi o preclusioni nei confronti di alcuno. Si chiama democrazia e stato di diritto ed è un principio non negoziabile che noi difenderemo nelle sedi opportune e con l’aiuto dei cittadini e delle associazioni locali che vorranno supportarci“.
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