LA STORIA DELLE UVE VELITERNE AL POLO ESPOSITIVO “JUANA ROMANI”
durante il Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” esposti alcuni grappoli di alcune viti storiche del territorio veliterno provenienti dalla collezione della Regia Cantina Sperimentale
LA STORIA DELLE UVE VELITERNE AL POLO ESPOSITIVO “JUANA ROMANI”
Durante i giorni della 93° Festa dell’Uva e dei Vini di Velletri, all’interno del Polo Espositivo “Juana Romani” sono stati esposti su due scenografiche fontane realizzate dal maestro Sergio Gotti, una serie di importati grappoli d’uva raccolti da altrettanto importanti viti che un tempo facevano parte della vasta collezione della Regia Cantina Sperimentale di Velletri, il prestigioso istituto poco distante dal cimitero.
L’ esposizione dei grappoli d’uva, ci ha permesso di raccontare ai numerosi visitatori come è nata la moderna cultura enologica cittadina. Essa trova le sue origini nel 1891, quando il Generale Menotti Garibaldi figlio primo genito dell’eroe dei due Mondi, deputato eletto nel collegio di Velletri, volendo correre in aiuto dei tanti contadini messi in ginocchio dalla fillossera fece arrivare dalle viti dalle Americhe e innestandole con quelle infette si riuscì a sanare la violenta infezione nasceva così la Regia Cantina Sperimentale – Regio Vivaio di Viti Americane.
Inizia così una storia lunga quasi 135 anni durante i quali l’istituto di Via Lata è diventato un’eccellenza a livello internazionale forse secondo solo a Montpellier.
Nei terreni cresceva una straordinaria quantità di vitigni diversi quasi 5.000 le cui marse venivano conservate rigorosamente numerate in una grotta oggi identificabile con quella che sfocia davanti alla fioreria Servadio e chiusa con una grata.
Poter raccontare questa storia davanti al Re dei Mori, all’Ignea, al moscato Prosperi, al Moscato d’Amburgo, Razaki rosso d’Ungheria giusto per citarne alcune ci ha resi orgogliosi di essere veliterni, i numerosi visitatori hanno potuto sfogliare la pregevole ristampa anastatica del volumetto edito in occasione della prima Festa dell’Uva del 1930 dove tra le tante realtà nazionali hanno trovato anche Velletri.
Questo a dimostrazione della straordinaria importanza della cultura enologica veliterna, che negli anni ha portato il nome della nostra città in prestigiose esposizioni ricevendo anche importanti riconoscimenti a completare l’esposizione la collezione delle bottiglie prodotte dalle aziende del territorio e di quelle delle città gemellate lungo la strada del vino.
La straordinaria importanza della cultura enologica di Velletri, è stata legata con l’artigianato rappresentato dagli oggetti realizzati negli anni dagli allievi delle sezioni “arte della ceramica” e “metalli e oreficeria” dell’ Istituto Statale d’arte Juana Romani alcuni di questi rappresentano delle vere avanguardie perché specialmente nella sezione arte della ceramica si sono compiuti negli anni alcuni esperimenti che hanno portato alla realizzazione di pezzi di straordinario spessore permettendo ai ragazzi di vincere importanti riconoscimenti, lo stesso vale per la sezione metalli e oreficeria gli oggetti esposti sono quelli realizzati negli anni 80 e 90 del XX secolo tra questi quelli premiati alla prima mostra d’arte orafa nel 1992.
Tutto questo per dare una visione completa del prezioso bagaglio culturale della nostra città, la cui promozione deve essere uno scopo fondamentale dell’azione del Velletri Wine Festival “Nicola Ferri”.
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