LA STATISTICA NEL NOSTRO VIVERE QUOTIDIANO
Recentemente ha visto la luce sul mercato editoriale, l’opera ALBANO LAZIALE E I CASTELLI ROMANI ATTRAVERSO LA STATISTICA – 2022 di Giorgio Sirilli, ed. Controluce.
Si tratta di una raccolta di dati che illustrano in modo scientifico alcuni degli aspetti più significativi della vita e della struttura dei diciassette Comuni dei Castelli Romani, con un particolare approfondimento su Albano Laziale e in relazione alla Capitale.
La statistica, intesa come strumento che offre un quadro d’insieme del territorio, può essere certamente utile per una programmazione e una progettazione a uso di chi gestisce la cosa pubblica; inoltre potrebbe e dovrebbe essere utilizzata anche come strumento che orienti i cittadini a conoscere in modo consapevole la realtà in cui vive.
Tra le tabelle, circa una settantina raccolte nel libro, ve ne sono alcune che offrono uno sguardo d’insieme su diversi aspetti dell’intero territorio castellano e, come credo ogni lettore farà, ho approfondito con curiosità quelle riguardanti il mio luogo di origine, Rocca di Papa, tenendo in considerazione che i dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) riportati sono relativi alle comunicazioni ricevute dalle realtà locali tra il 2017 e il 2021.
Riguardo il profilo strutturale socio economico, su una superficie di 39,7 km quadrati, Rocca di Papa, secondo i dati ISTAT del 2017, è abitata da oltre 17.000 residenti con una densità demografica di 433 abitanti per Km2 e un’età media della popolazione di 42 anni.
Il rapporto superficie e densità demografica vede alcune città castellane con un numero inferiore di superficie e una densità che supera i mille abitanti: si tratta di Albano Laziale, Ariccia, Ciampino, Colonna (con soli 3.6 Km2), Genzano, Grottaferrata e Marino.
La popolazione di Rocca di Papa, come anche quella degli altri centri abitati dei Castelli Romani, è andata aumentando nel tempo: nel 1871 risultavano residenti 2.864 abitanti e negli anni la popolazione è aumentata di sei volte, fino ad arrivare nel 2018 a 17.285, con una relativa parità tra i due sessi.
Le presenze straniere registrate ufficialmente si aggirano intorno al 10%, con 1.940 unità; superano questo dato, in ordine decrescente Velletri con 5.012 unità, Marino, Albano Laziale, Ciampino e Genzano con 1.975 unità.
Riguardo i matrimoni, Rocca di Papa nel 2018 ne ha registrati 89, 57 solo civili. Spiccano nella tabella i 219 matrimoni a Grottaferrata, dei quali 145 religiosi: dato giustificato dalla frequenza di coppie che scelgono di celebrare le loro unioni nell’Abbazia di San Nilo.
Secondo i dati ISTAT 2017, 507 studenti di Rocca di Papa erano iscritti a corsi universitari con una leggera maggioranza delle studentesse (288); negli altri comuni castellani il dato è superiore, in ordine decrescente a Velletri con 1.586 iscritti, Ciampino, Albano Laziale, fino a una parità nelle città di Marino e Monte Compatri con 1.086 studenti. Poco lusinghiera per la nostra città l’indicazione che riguarda i Musei e i visitatori: l’unica realtà museale presente nel nostro territorio – il Museo geofisico – non registra visitatori, indicando la sua inutilizzazione già dal 2015.
Una sola struttura sanitaria privata è registrata nei dati dell’Atlante statistico dei Comuni.
Diminuita del 10 % circa la quantità di acqua potabile immessa nelle reti nel 2015 rispetto al 2012, purtuttavia l’acqua erogata dalle reti nel 2015 resta in positivo del 15 % circa. La realtà idrica di Nemi pare essere migliorata nel tempo con un 52% di acqua immessa nelle reti e un 27% di quella erogata – situazione favorita dal contenuto incremento demografico, registrato invece dal 2012 al 2015 in tutti i Castelli Romani. Su una popolazione di 17.000 abitanti, Rocca di Papa i registra un lusinghiero 67% di rifiuti solidi urbani differenziati su 398 chilogrammi annuali pro-capite. Con 1.907 abitanti, Nemi differenzia su 893 chilogrammi annuali pro-capite soltanto il 2,8%. Il rapporto densità demografica/riciclo favorisce Comuni come Lanuvio e Lariano, per esempio, che con una popolazione inferiore rispetto a Rocca di Papa, hanno una percentuale maggiore o pari di rifiuti differenziati; Castel Gandolfo con meno di 9.000 abitanti raggiunge una percentuale di oltre 73% di rifiuti differenziati.
Circa il 50% dei residenti rocchigiani lavora in altri comuni e di questi il 44% è diretto a Roma; in entrata si registrano circa 765 pendolari dei quali 104 dalla Capitale.
Il numero dei contribuenti registrati nel 2018 a Rocca di Papa ammontano a poco meno di 10.000 unità.
Sino al 2015 edilizia e commercio erano i servizi che registravano un maggior numero di imprese sul territorio: la prima con 246 imprese edilizie e il secondo con 255 esercizi commerciali su 966 imprese in totale. Includendo le altre realtà lavorative, poco più di 1.500 addetti si occupavano delle imprese con 292 attività artigiane e 115 esercizi del commercio al dettaglio. 755 unità di imprese locali con poco più di 1.500 addetti sono i dati forniti dall’ISTAT nel 2018; costruzioni, commercio, trasporto, ristorazione, attività immobiliari e professionali (legali e contabilità, architettura e ingegneria) rappresentano i maggiori ambiti tra le realtà lavorative del territorio di Rocca di Papa nel quale si registra un totale complessivo di poco più di 1.500 addetti.
In tutte le realtà castellane è pesante il decremento registrato dal 1982 al 2010 nel settore agricolo con un 95,4% a Rocca di Papa, comune inserito in una consistente realtà boschiva del Parco dei Castelli Romani. La stessa realtà può essere indicata per Nemi, comune famoso per le attività agricole legate al territorio (nel passato con produzione di fragole e coltivazione di fiori) con un decremento del 90%, mentre Monte Porzio Catone registra “solo” una riduzione in percentuale del 23%. Né viene controbilanciato questo allontanamento dalla terra con un incremento di aziende legate ad attività di agriturismo, fatta eccezione per Lanuvio, dove si registrano autorizzazioni per oltre una decina di aziende agricole.
Rocca di Papa non presenta tali realtà, nonostante nella zona del Vivaro si possono riscontrare aziende attive in tal senso: i dati registrati nel 2019 non ne danno indicazione, probabilmente anche a causa di errata o incompleta comunicazione.
Risalenti al 2015, i dati indicano tra le strutture ricettive a Rocca di Papa 4 alberghi e 15 bed and breakfast, per un totale di poco più di 19.000 presenze, su un totale complessivo di oltre 400.000 nel territorio castellano. Ciampino, Frascati, Marino e Albano sono le località dove si registra un numero più consistente di presenze nel 2017, dovuto probabilmente anche alla fruizione dei mezzi ferroviari. Nel 2020 a Rocca di Papa sono registrate 20 strutture ricettive, tra alberghi, alloggi per le vacanze, strutture per brevi soggiorni, aree attrezzate per camper e roulotte.
3 gli Istituti bancari presenti nel territorio rocchigiano nel 2019, contro i 17 di Frascati e 0 a Nemi.
Poco meno di 14.000 i veicoli presenti nella nostra città, di cui 1.500 circa le autovetture e 1.400 circa i motocicli; 16 gli incidenti registrati nel 2017 con una vittima e 20 feriti. Nessun incidente con vittime decedute nel 2018 e nel 2019, ma con 34 e 20 i feriti nei rispettivi anni presi in considerazione. Tra il 2018 e il 2019 a Velletri, Marino, Frascati e Ciampino si registrano incidenti con un numero di feriti che supera le 100 unità.
52 gli infortuni sul lavoro, nessuno straniero, denunciati a Rocca di Papa nel 2018, contro 1.336 nel 2015: una sensibile riduzione che tiene conto delle normative sulla sicurezza emesse negli anni in questo settore. Velletri, Frascati, Ciampino, Marino, Ariccia, Albano registrano un numero di infortuni che supera il centinaio e coinvolgono anche lavoratori stranieri.
Nessuna pretesa di aver elaborato in modo esaustivo questa mia analisi che ho cercato di sintetizzare con lo scopo di condividere una visione d’insieme della nostra realtà cittadina, ricordando ai lettori che numerosi eventi, non ultimo l’esplosione del Municipio nel 2019, hanno inciso pesantemente sullo stato attuale di questo territorio castellano.
Occorre però ricordare che ogni analisi statistica deve essere fruibile per chi legge e chi gestisce la cosa pubblica, utile per ricavarne spunti di riflessione, progettualità mirate al miglioramento dello stato presente, con l’obiettivo di accrescere positività ove possibile, riflettendo sulle criticità e cercando di elaborare ipotesi di soluzioni efficaci.
(foto di Elisio Marano)
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento