Notizie in Controluce

 Ultime Notizie
  • ROMA METRO G ROMA METRO G,(PRES MUN VI): “PER CITTÀ 15 MINUTI NECESSARIO COLLEGARE TOR VERGATA AL FERRO” “L’area di Tor Vergata ospiterà una delle più importanti strutture di ricerca italiane: la Città...
  • Natale in Stazione: “la vigilia” IL RICORDO DELLA PRESENZA DI SAN GIOVANNI PAOLO II in attesa dell’apertura della porta santa Verrà esposto dietro una finestra del primo piano del fabbricato viaggiatori il bambinello de “Il...
  • Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi: l’Istituto non chiuderà La delibera approvata in Giunta rappresenta un passo significativo per la Scuola De Rossi, un istituto...
  • Velletri, laboratorio di decorazioni natalizie allestito l’albero di Natale presso il Palazzo Comunale Si è conclusa oggi un’iniziativa che ha unito i bambini delle scuole e gli anziani ospiti di alcune case di riposo, dando...
  • LETTERA DALLA TRINCEA AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE Egregio Ministro, Le scrivo di nuovo dalla desolazione della “trincea”: quella in cui ogni giorno, con le studentesse e gli studenti,  combattiamo l’eterna guerra contro la semplificazione e la superficialità....
  • Un collettivo di ricerca italiano per una riflessione costruttiva sul tema della carne coltivata Un collettivo di ricerca italiano per una riflessione costruttiva sul tema della carne coltivata a supporto di un processo decisionale ragionato  Una discussione interdisciplinare sul tema dell’agricoltura cellulare diventa una nota...

La sposa che fa letteratura

La sposa che fa letteratura
Marzo 12
18:26 2015

La sposa
Mauro Covacich
9788845275890
Bompiani
€ 16,00 anno 2014  e-book disponibile € 9,95

Una raccolta di racconti concept, la si potrebbe definire, la recente fatica di Covacich che prende avvio dall’ultima tappa del ‘Brides on tour’ di Pippa Bacca; l’artista performer tragicamente scomparsa in Turchia proprio durante il viaggio in autostop delle ‘due spose’ attraverso undici Paesi con arrivo a Gerusalemme, intrapreso assieme all’amica Silvia Moro. Con grande dolcezza lo scrittore inventa per lei un finale a sorpresa, bello, che fa pensare a quello di  Buongiorno notte, il film di Marco Bellocchio

sul rapimento Moro; uno di quei finali che ridanno speranza e testimoniano che nessuno vive (e muore) inutilmente. Ne La sposa, l’autore, l’uomo, cerca risposte per tutti quelli della sua generazione che si sono rifiutati di essere nella realtà ‘vera’ sposi e spose, madri, padri (Sterilità, La ruota degli esposti); quelli che hanno generato facendo del loro meglio/peggio per ignoranza o per troppa voglia di riuscire (Cattive madri, Tintorello). Quelli che convivono con l’horror vacui se non sanno appassionarsi a nulla (Carla, Safari), o con l’orrore vero quando una passione diventa assoluta tanto da far perdere l’ultimo barlume di ragione (La casa dei lupi). In mezzo la tenerezza dei ritratti dei capitoli titolati I miei non-figli: il nipote da piccolo che credeva Trieste in Italia e Roma fuori patria, (Doppia panna). Poi le nevrosi quotidiane, l’incontro/scontro con i mesti dei avanzati da un olimpo che non c’è più e che segnano giornate, peraltro, a volte assolutamente scarne. La visione, mentre fa footing, dell’anziana che brandisce un frustino per difendersi dagli uomini in mutande che corrono; il soffiatore di foglie che tiene in ordine il parco pubblico disturbando, di fatto, la quiete del luogo; il bagnino della piscina d’un club privato con potere assoluto sulla tessera di frequenza mensile…(La città bambina, L’uomo che soffia, Il punzonatore). Fra questi si cela anche la mente delittuosa di Minemaker alias Unabomber, che agì fino a metà degli anni 2000 fra Veneto e Friuli e che l’autore, triestino, infila in questa varia galleria di spaventi che inframmezzano la ‘normalità’ o addirittura la dolcezza familiare. Sullo sfondo Pordenone, Trieste, Roma, del cui fascino lo scrittore non nega d’esser vittima: le città trappola, quasi sempre, dalle quali non si sa se fuggire, ma verso quale altrove? «Con le foglie a terra il parco avrebbe avuto un’aria meno leziosa, i cestini intatti avrebbero dato un po’ meno nell’occhio, la scriminatura tra la terra e il ghiaino non sarebbe risaltata con tanta violenza. (…) In fondo, l’Uomo-che-soffia poteva sempre dire che soffiava le foglie per rendere più bello il parco – secondo un’estetica dell’ordine, cripto-nazista d’accordo, eppure legittima e piuttosto diffusa…». (Serena Grizi)

Condividi

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Ricordi in un vecchio video

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Dicembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”