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Avvicinamento al Millenario con il convegno “La Spiritualità Liturgica e i Fedeli” presso la sala convegni dell’Abbazia di San Nilo

Sabato 17 giugno interverranno il Cardinale Marcello Semeraro, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo

Prosegue il percorso di avvicinamento al Millenario della consacrazione della Chiesa alla Santa Madre di Dio nell’Abbazia di San Nilo. Sabato 17 giugno alle ore 11 presso la Sala Convegni si svolgerà il convegno “La Spiritualità Liturgica e i Fedeli”, terzo evento del 2023, organizzato dalla Congregazione Italia Monaci Basiliani, grazie al contributo attivo della Regione Lazio. Interverranno Sua Em.za Rev.ma Cardinal Marcello Semeraro (Prefetto del Dicastero delle cause dei santi ed Amministratore Apostolico dell’Abbazia di San Nilo), Francesco Rocca (Presidente della Regione Lazio) e Mirko Di Bernardo (Sindaco di Grottaferrata) mentre mediatore del convegno sarà il Rev.mo P. Francesco De Feo (Egumeno dell’Abbazia di San Nilo).

I relatori, Prof. Alessio Conti e Prof. Carmelo Pandolfi, cercheranno di fornire il senso essenziale della liturgia greco-criptense, che ha alimentato da sempre la loro spiritualità e orientato la loro professionalità filosofica e teologica, perché la legge del pregare si imprime in quella del credere. Sarà un intervento a due voci, che si propone di essere significativo per lo spessore accademico ed efficace nelle sue ricadute esistenziali.

Questa e altre manifestazioni in corso di svolgimento rappresentano un’anticipazione di ciò che avverrà nelle celebrazioni del 2024, anno in cui ricorre il Millenario della consacrazione della Chiesa alla Santa Madre di Dio nell’Abbazia di San Nilo avvenuta a Grottaferrata il 17 dicembre 1024. Il Monastero Esarchico di rito greco-bizantino è rimasto attivo senza soluzione di continuità per oltre un millennio, caso unico in Europa occidentale, rappresentando per caratteristiche storiche, culturali, artistiche e liturgiche un autentico ponte spirituale tra l’Oriente e l’Occidente cristiano, incarnando altresì un segno vivente di dialogo e di fraterna cooperazione tra Oriente ed Occidente.