LA SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI NEL MONDO
Rapporto 2020 – 2021 Amnesty International:
LA SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI NEL MONDO
Il rapporto di Amnesty International, che viene pubblicato dagli anni ottanta, è la sintesi di un lungo lavoro di ricerca e documentazione di centinaia di persone che hanno indagato attraverso contatti, organizzazioni, detenuti e loro familiari, filmati, immagini e, persino, osservazioni da satellite per i fenomeni più grandi quali sgomberi di massa, devastazioni, ecc.
Questo documento è molto utile per varie organizzazioni, per le università, i giornalisti, i parlamentari, gli attivisti e pure per i cittadini comuni che vogliano rendersi conto di quello che succede davvero nel mondo.
Nel 2020, la pandemia si è incuneata all’interno degli stati, colpendo duramente specialmente le comunità più svantaggiate. Per rendersene conto basta anche solo guardare una mappa di Roma per capire quali siano state le zone più colpite.
Essenzialmente, il Covid ha decimato gli anziani e gli ospiti delle RSA in generale, dove si è negato apertamente il diritto alla salute di chi fosse vecchio e malato, decidendo che queste persone potessero anche morire. Sono mancati, inoltre, i dispositivi di sicurezza e spesso si è sminuita la tragedia per “non spaventare”.
Alcuni Paesi, addirittura, hanno cercato di minimizzare o nascondere la malattia, a partire dalla Cina, che ha pure condannato per diffusione di notizie false chi, invece, diceva la verità.
Senza considerare personaggi come Trump, Bolzonaro, Duterte o Lukashenko che hanno consigliato cure fantasiose e pericolose che tutti ricordiamo bene!
In India, Modi, che è riuscito persino a far lasciare il paese ad Amnesty, ha peggiorato una situazione pandemica già grave. L’India, infatti, che non ha un sistema sanitario pubblico ma possiede la bomba atomica, ha permesso sia feste religiose (della religione di Modi), con milioni di fedeli che si sono affollati nelle native acque del Gange, sia le elezioni con precedente propaganda elettorale con milioni di partecipanti.
Non sono mancati, inoltre, i Paesi che hanno continuato ad eseguire condanne a morte, o a bombardare le strutture sanitarie e civili, in Siria e in Yemen, come se niente fosse.
Oltre agli anziani, sono stati colpiti, in particolare, i lavoratori precari, specie agricoli, le popolazioni native dell’America latina, i detenuti degli istituti penitenziari… Le donne, poi, sono state costrette in casa con familiari violenti, oppure hanno perso il lavoro o non hanno avuto accesso, come anche gli uomini, alle cure di prevenzione o normali, a causa dell’affollamento degli ospedali.
Sono stati penalizzati i giovani, per quanto riguarda l’istruzione, specialmente chi ha difficoltà di accesso alla tecnologia e non ha potuto seguire la didattica a distanza.
Persino i difensori dei diritti umani hanno perso le risorse che venivano loro destinate.
Alcuni governi, intanto, hanno approfittato della pandemia per approvare leggi reazionarie e contro i diritti umani come la Polonia, la Turchia, le Filippine, impedendo facilmente ogni dissenso.
Dobbiamo, dice Noury, invertire la rotta attraverso la cooperazione e la solidarietà.
Intanto, anche i paesi poveri devono avere il vaccino e ci sono una serie di iniziative alle quali tutti possiamo partecipare in modo da pressare i Governi e le Bigfarma perché anche i poveri dei paesi poveri possano essere vaccinati.
Ad esempio:
Per ulteriori informazioni sul rapporto:
Rapporto 2020 – 2021 – Amnesty International Italia
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