La scuola non interessa a nessuna delle parti in campo
Maggioranza e opposizione parlamentare utilizzano l’argomento per mera propaganda e dimenticano che i veri azionisti di maggioranza dell’azienda scuola sono i genitori, i cittadini che pagano le tasse e non contano nulla in questo dibattito sterile ed inutilmente polemico. I ragazzi, i veri protagonisti della scuola sono platealmente dimenticati, visto che nessuno si preoccupa di chiedere una loro opinione. La scuola italiana – ricorda il Portavoce di Piccoli Comuni – è autentica retroguardia formativa, trasformata dalla politica e dal sindacato in un mero luogo dei diritti e delle competenze, dimenticando invece la necessità di essere innanzitutto luogo dei doveri. La società italiana, tra le più arretrate d’Europa, paga l’assenza di politiche alte e nobili a favore della sistema istruzione, condannando le future generazioni al declino ed all’emarginazione dai saperi. Una scuola europea, dove i valori del merito e del talento sono riconosciuti ed affermati, dove il dovere viene prima del diritto, è il nostro obiettivo e la ragione del nostro impegno. In migliaia di piccoli Comuni – chiude polemico il leader di Piccoli Comuni – la scuola è ormai un lusso per pochi, segnando di fatto la sconfitta delle Istituzioni e l’umiliazione della Carta Costituzionale”.
Mentre la politica parolaia straparla ed organizza manifestazioni inutili i giovani continuano a lasciare l’Italia per altri Paesi europei impoverendo sempre di più la nostra Italia.
Andrea Gisoldi
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