“La scienza dei conflitti sociali” di Valerio Capraro e Sandro Calvani
La scienza dei conflitti sociali. Divisioni politiche, immigrazione, violenza sulle donne, fake news: cosa ci insegna la ricerca di Valerio Capraro e Sandro Calvani.
«Tramite un dialogo sincero e intellettualmente onesto si può costruire fiducia e rispetto tra le persone che camminano su differenti strade della felicità e massimizzare le probabilità che ogni intersezione non sia uno scontro distruttivo, ma un incontro costruttivo».
Se si parla di felicità, non è per scelta di sapore meramente romantico, bensì sulla base di un dato con evidenze scientifiche: proporre quel termine nel nome di un incontro, nel titolo di un libro, nell’etichetta di un prodotto, aumenta l’attenzione e la vendita. Uno degli autori ci ha provato, e aggiungendo al titolo del seminario “diritti umani e diritti di genere” la parola “felicità” ha triplicato le presenze.
Ma siamo partiti dalla fine. Perché sì, gli autori toccano ampiamente nelle ultime pagine il tema della ricerca della felicità, e cosa realmente questo significhi (è proprio vero che i soldi fanno la felicità? O che sia la salute a garantirla? Le risposte, basate su ricerca sociologica e psicologica, sorprendono), ma si tratta di riflessioni alle quali arriviamo dopo un bellissimo viaggio sulla natura, sulla gestione ed il superamento dei conflitti, siano essi familiari (anche di enorme gravità, come il femminicidio), politici, di carattere sociale e, per così dire, social.
Il libro è un lavoro di seria divulgazione, dove la base scientifica della trattazione – caratteristica peculiare dello scritto – non vuole tradire neppure in una riga la generosità dell’intenzione, ovvero quella di trasferire i concetti (e la passione degli scriventi) a un pubblico vasto.
Le pagine iniziali ci accompagnano indietro nel tempo, per capire – con l’aiuto di Rousseau, Hobbes e Darwin – se l’essere umano sia per sua natura competitivo. La risposta è sì, e l’indagine che subito segue verte a spiegare perché (e perché pensiamo di no).
Naturalmente le società hanno bisogno di minimizzare i conflitti, e il testo prosegue indicando le tecniche per raggiungere lo scopo.
Dunque entra nel vivo dei conflitti sociali, con l’analisi dello scontro politico (molto interessante il confronto destra/sinistra) e delle sue origini nella questione morale; del conflitto tra culture, affrontando il caldo tema del fenomeno migratorio; del conflitto uomo-donna sul quale gli autori premettono: «[…] faremo tutto il possibile per muoverci con delicatezza, con rispetto per la sensibilità dei lettori e delle lettrici. Ma allo stesso tempo ci muoveremo con coraggio, senza nascondere niente sotto al tappeto». Di grande interesse e attualità, infine, lo spazio dedicato alle fake news, e ai metodi per gestirne la portata.
Ragione, Scienza e Umanesimo: queste le tre vie per dirigere la società verso il contenimento dei conflitti: e su questi tre principi, che il neo-illuminismo di Steven Pinker ha proposto a fondamento della società futura, si chiude la trattazione a firma di Valerio Capraro e Sandro Calvani, subito prima della già citata analisi di un dato di fatto: ogni essere umano desidera essere felice.
Secondo quali modalità, e perché, è ben spiegato nelle pagine finali di un libro che inizia dall’immagine del “pallido puntino blu”: la terra vista dalla sonda spaziale Voyager, e dalla citazione a tal proposito dell’astronomo Carl Sagan (che ebbe l’idea di girare gli obiettivi della sonda), che tra l’altro recita così: «Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c’è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi».
Considerata la particolare situazione di emergenza la quale impedisce la realizzazione di molti eventi pubblici, la Redazione, in maniera commisurata alle proprie forze ed a propria insindacabile scelta, rende noti i titoli in uscita di cui riceve notizia.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento