La Sagra delle Pesche di Castel Gandolfo
Il Sindaco Alberto De Angelis, l’Assessore alla cultura Francesca Barbacci e l’Assessore alle attività produttive Tiziano Mariani, sono gli organizzatori dell’evento che si terrà a Castello dal 18 al 21 luglio. La Sagra è alla sua 88^ edizione. Una festa particolarmente significativa per la città. In scaletta sono previste: visite guidate, la benedizione della pesche sul sagrato della Chiesa Pontificia di San Tommaso da Villanova, la fanfara, gli sbandieratori, il circo svago e gli spettacoli di musica live. Per concludere, il film doc di Luciano Mariani, ricostruirà la memoria storica della Sagra.
Si tratta di una proiezione rievocativa delle origini, quando il podestà di Ribolla inaugurava la prima edizione di questa Fiera popolare nel 1929. All’epoca Castel Gandolfo era un territorio prevalentemente agricolo a vocazione frutticola. La sua fertilità vulcanica alimentava una produzione di pesche e pere di eccellenza. Una distesa di fiori rosa che profumava l’aria dalla zona di Laghetto fino ai terreni che costeggiano il Lago. Luciano Mariani ex assessore comunale e memoria storica, custodisce vecchi carteggi nei quali sono documentate le assegnazioni pubbliche avvenute in piazza a Castello; una lottizzazione per estrazione, ufficializzata nella Sede Sociale nel 1939. Solo la Cooperativa della Contrada del Pascolaro contava di 67 soci. Nella lista ci sono i cognomi delle famiglie storiche della zona.
La prima Fiera delle Pesche era un effervescenza di giochi: albero della cuccagna, corsa della pignatta, abiti tradizionali. Il senso della festa era la benedizione delle pesche e i premi assegnati agli agricoltori più meritevoli sia per quantità sia per qualità dei frutteti. Oggi dell’antica tradizione resta solo la benedizione delle pesche da parte di un delegato Pontificio. Il tempo è passato, le produzioni non esistono praticamente più; eppure i castellani hanno continuato a valorizzare in chiave moderna la loro radice storica. Questa festa riaccende i profumi, la semplicità e il senso collettivo che tutt’oggi anima questo territorio.
Castel Gandolfo è uno dei Borghi più belli d’Italia, soprattutto grazie a importanti decisioni politiche avvenute nel 1955. Il tecnico Mario Mariani e l’architetto Guidi, hanno redatto uno dei primi piani regolatori d’Italia, riuscendo a preservare la bellezza naturalistica della zona dall’edilizia selvaggia che dilagava nel dopoguerra.
L’amministrazione comunale, lo scorso 13 aprile a Montecitorio, ha ottenuto dall’O.I.S. il riconoscimento per la “Buona Amministrazione”. Il loro attivismo è in linea con le sapienti decisioni del passato che hanno saputo preservare il loro territorio, rendendolo turisticamente attraente senza alterare la sua particolare bellezza.
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