La Rustica RRdP (calcio, Eccellenza) diventa Quarto Municipio. E Sebastianelli vola in serie C
Roma – E’ un’estate di cambiamenti per il La Rustica RRdP. Dopo aver modificato la sede di gioco, spostandosi dal centro sportivo di via Galatea a quello dell’Elis in via Carlo Alberto Cortina, il club del presidente Tonino D’Auria annuncia un’altra importante novità: la squadra si chiamerà Quarto Municipio, anche in virtù dell’accordo e del sostegno offerto da Massimiliano Umberti, presidente del medesimo municipio capitolino.
Inoltre la società romana ha festeggiato il salto tra i professionisti di uno dei protagonisti della scorsa stagione, ovvero l’attaccante classe 2003 Alessandro Sebastianelli che da qualche ora è ufficialmente un giocatore del Cerignola. Il presidente Tonino D’Auria e il direttore generale Marcello Coccimiglio si dicono “molto orgogliosi dopo aver appreso questa notizia. Quando è spuntata la possibilità di far vivere questa esperienza a uno dei nostri ragazzi, tra l’altro uno dei più seri e meritevoli, non ci abbiamo pensato minimamente e abbiamo agevolato l’accordo”. L’intesa è stata curata in prima persona dal procuratore sportivo e agente Fifa Stefano Guercini: “Il Cerignola, club neopromosso in serie C ma comunque ambizioso e guidato dall’ex calciatore professionista Michele Pazienza e allestito da un direttore sportivo lungimirante come Elio Di Toro, ha seguito Sebastianelli negli ultimi mesi della scorsa stagione e ne ha intravisto delle qualità. D’altronde il club pugliese ha proprio la filosofia di scovare giovani dalle categorie inferiori e offrire loro possibilità importanti. Assieme al club si valuterà nelle prossime settimane qual è la soluzione migliore per Sebastianelli nella prossima stagione, ma per lui sarà sicuramente un’esperienza preziosa sia a livello umano che calcistico. Devo ringraziare la squisita disponibilità del club presieduto dal mio amico ed ex compagno di squadra Tonino D’Auria con la collaborazione dal dg Marcello Coccimiglio e dal ds Mauro De Liso: faccio l’agente da ormai 25 anni ed è sempre più difficile trovare casi in cui la società cedente pensa primariamente al bene del ragazzo piuttosto che ai propri interessi”.
—
Area comunicazione
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento