LA ROMA DI GOGOL’
Si è tenuta presso Palazzo Bresso (Fondazione Marco Bresso) sito in Largo di Torre Argentina (Roma), in data 21/04/2022, dalle ore 17.30, in collaborazione con la Società Dante Alighieri, la quarta delle ConversazioniRomane. L’evento, in presenza e on line, ha avuto per tema “La Roma di Gogol’”. Ne hanno discusso il presidente della Società Dante Alighieri, il presidente della Fondazione Besso e il docente di letteratura russa (La Sapienza). A Roma Gogol’ (1809-1852) “soggiornò tra il 1837 e il 1847 e che gli ispirò la grande idea di resurrezione umana e spirituale alla base del suo capolavoro Le anime morte. A Roma Gogol’ dedicò anche un racconto dove propone l’incantata immagine di un “lucente ammasso di case chiese cupole e guglie, la stessa visione che continua ad affascinare i visitatori della Capitale.” Gioielli della letteratura mondiale i classici della letteratura russa, Gogol’ visse due riprese a Roma, per lui Roma fu momento di crescita, visioni più problematiche, ispirazione come Le anime morte. Suddito dell’impero russo, nato in una città oggi appartenente all’Ucraina, Roma appartiene a Gogol’ e Gogol’ appartiene a Roma. L’Ucraina è considerata invenzione della Polonia a impedire l’unione dei popoli slavi alla santa Russia, secondo la concezione ottocentesca. La realtà è che la Nazione è un plebiscito di tutti i giorni e il punto di arrivo di un lungo passato di sforzi e sacrifici. I nazionalismi di oggi anti globali scarseggiano di cultura. Il mondo globale ha bisogno di riscoprire il senso e la forza delle città. Roma ha segnato Gogol’, centrale per lo scrittore, e Roma oggi sembra sprovvista di magia, di Spiritus Loci, dove non si parla di Roma in una visione globale. Tanti autori immaginano di cogliere l’anima di Roma, e colgono l’idea che senza ideali e idee non si può stare a Roma. Riappropriare Roma da parte dei Romani, che è città storica non archeologica ma viva. Le identità nazionali soffrono nel mondo globale e Roma in qualche misura è modello della città storica. Un canone letterario romano: Gogol’ nel confronto con Parigi percepisce Roma come città storica. Roma non è passione per i romani, non si sentono amati e non amano la loro città rispetto ai parigini con la loro città. La contrapposizione tra la città Santa e Parigi, città moderna e liberale. Russo e ortodosso, non è un archeologo ma Roma diventa strumento ottico per mettere appunto la sua visione. La sensazione che fornisce è una cartolina di Roma sparita. Roma è l’influenza sulla scrittura dello scrittore. Lo stato di arretratezza di Roma preunitaria: le strade, l’assenza di giornali ma, anche fuori dal tempo, gli artisti erano attratti e avevano punti di riferimento come il Caffè Greco (1760). Oggi? L’internalizzazione della Curia romana, le emigrazioni dal nord e dal sud, la Roma della guerra fredda, la caduta del muro… Oggi Roma è una piazza internazionale di secondo ordine. Una città storica che nel carattere ha un significato per gli altri: come ti guardano ha un significato anche per te, dove certe regioni del mondo gli occhi della gente s’illuminano al citare Roma. Il noi, senso di comune appartenenza a un tempo di tanti io a scapito di un senso comune di appartenenza e no senso di opposizione contro. A Roma lo scrittore sviluppò la coscienza di scrittore russo e divenne un cristiano interiorizzato, ossia il cattolicesimo di Roma diede qualcosa a Gogol’ che vedeva la città in un posto dove si prega. Roma anche città dell’oltre, dove la pazienza, la ricerca e la fantasia possono dire ai romani cosa è Roma. L’idea di Roma in un seminario tenuto in Campidoglio nel 1982, dove l’essenza della rinascita è crescere attraverso i mali di Roma. Renderci conto di chi siamo attraverso gli occhi degli altri, di Gogol’, lo scetticismo dei romani su se stessi e sulla città, effetti sulla responsabilità. Nel mondo esistono decine e decine di città che si chiamano Roma, la magia di Roma, Capitale della Repubblica, città universale, le chiese barocche, la differenza costitutiva del cristianesimo romano (universalità) e russo. Il rifiuto della storia, la mancanza di profondità storica di Roma da luogo a interpretazioni. Il suicidio degli imperi europei non è compiuto e neanche in Russia. Uno dei problemi di Gogol’ è essere complesso, chiuso, misterioso e anche la sua opera presenta problemi d’interpretazione. Roma come felicità personale e creativa di Gogol’. Roma ai tempi di Gogol’, dove all’Unità d’Italia, il 70%di orti e ville gentilizie componevano la città e il nucleo abitato era estremamente ridotto. Roma “campagna e città insieme”. Le ville erano aperte la pubblico. A Roma Gogol’ era uomo libero, no soffocato dalla burocrazia, dove ruderi, monumenti, ville, orti, lo ubriacavano e non gli faceva vedere l’altra Roma delle sei p: papa, preti, principi, puttane, pulci e poveri. L’idea che la sporcizia era deposito di storia, quindi vedere la totalità. Il Natale di Roma del 1837 vede la sua presenza (presente nella Repubblica Romana, fu introdotto nel ’24 dal fascismo). La sua sensibilità artistica gli fece capire il Genius Loci di Roma: idillio, dove tale parola la cita nel suo racconto Roma. Il fatto di farti sentire incluso, come un salotto, vivere Roma come se si è in casa e l’esperienza della seconda nascita romana, spirito potentissimo per la creatività. L’ideale è di educare il proprio popolo, lo scrittore è la voce della coscienza civile, rappresenta un faro per la società, l’uomo diventa uomo bello (nel senso interiore) ed è di questo che si convince Gogol’. Il modo in cui vede l’uomo Gogol’ è un uomo che vive chiuso nella sua banalità e soddisfatto, senza dimensione spirituale, trascendente. Discesa agli inferi dell’uomo che vive una vita piatta è Le anime morte e allora nel romanzo Roma, il principe romano non ha nome, vive di contemplazione, nel Carnevale è folgorato da una ragazza che non parla, come il principe. Il principe pensa, il racconto torna tre volte al punto d’inizio dell’incontro, poi lo incontra e al tramonto in cima al Gianicolo contempla Roma e il racconto finisce. Il principe si pietrifica alla bellezza della ragazza e alla bellezza di Roma e sceglie Roma. La difficoltà del manoscritto Le anime morte e il gettarlo nel camino. Gogol’ ha realizzato anche dei disegni durante il soggiorno romano. La letteratura contiene la storia delle idee e, l’idea di Roma, cambia in generazione in generazione: dall’entusiasmo all’odio.
Foto: chiesa dei Cappuccini prima dell’Unità d’Italia.
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