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La Rocca dei Papi

La Rocca dei Papi
Febbraio 04
23:00 2009

9988-st-MONTEFIASCONEComune in provincia di Viterbo, Montefiascone, sorge sull’orlo di un cratere vulcanico a fronte del lago di Bolsena. Il Dennis la definisce il centro geografico dell’Etruria per il superbo panorama che si ammira dai suoi belvedere, a circa 600 metri di altitudine. Da lassù si spazia con lo sguardo sui monti Cimini, la grande piana fino al mare, i Monti della Tolfa e Allumiere, le Colline di Canino, il Monte Amianta, il Monte Cetosa, il Picco di Radicofani, la Catena dell’Appennino Centrale, le Colline verso Siena e, soprattutto, sulla conca del lago di Bolsena.
Nell’853 era un borgo detto S. Flaviano, perché sorgeva intorno alla chiesa omonima. Intorno al Mille il borgo, per ragioni di sicurezza, si trasferì più in alto. Sorse così il Castello che, dalla forma del monte su cui venne edificato, si chiamò Mons Flaconis. Come tale è menzionato per la prima volta nel 1048. Nel secolo XII era immediatamente soggetto alla S. Sede. Diventò residenza dei rettori del Patrimonio, istituiti da InnocenzoIII (1198 -1216), che vi edificò per loro un palazzo. Nel 1210 fu occupato da Ottone IV imperatore, e nel 1211 tornò nel Patrimonio. Nel 1234 era compreso fra le castellanie della Chiesa, inalienabili ai feudatari. Nel 1240 fu occupato da Federico II. Nel 1262 Urbano IV vi edificò una torre. Nicolò III (1277-80) vi aggiunse altre fortificazioni e vi costruì un palazzo, o piuttosto restaurò quello edificato da Innocenzo III. Nel 1315 fu saccheggiato dai Viterbesi, che vi dominarono fino al 1324. Tornato alla S. Sede, nel 1369 Urbano V ne costituì la diocesi, ristrutturando il paese con la Rocca, che divenne sede della corte pontificia. Ma nel 1385 se ne impadronirono i Prefetti di Vico e nel 1434 la occupò per un anno Fortebraccio e il feudo subì l’assedio di Francesco Sforza, rimanendo in possesso dei Bracceschi, sino all’anno successivo, quando il popolo insorse e con una rivolta popolare cacciò i venturieri e riportò il feudo nel patrimonio della Chiesa. Seguì in pratica le sorti dello Stato pontificio. Nel 1471 si dette un nuovo statuto, lo Statutum Vetus, seguito un secolo dopo dallo Statutum Novus, entrambi approvati dal papa. Il cardinale Alessandro Farnese (il futuro Paolo III) nel 1504 tentò invano di farne la capitale del ducato. Il primo maggio 1527 subì il sacco dei Lanzichenecchi diretti a Roma; il 20 aprile 1536 accolse l’imperatore Carlo V. Alla fine del XVII secolo venne istituito a Montefiascone, dal cardinale Barbarigo, il seminario vescovile che per anni fu centro di studi teologici e umanistici di risonanza mondiale. Un periodo di splendore lo dobbiamo a Leone X che soggiornò a Montefiascone per diverse estati con la sua corte composta da artisti e letterati: Michelangelo Buonarroti, Antonio da Sangallo il Giovane, Pietro Bembo e altri.
A Paolo III si riconoscono ulteriori lavori di abbellimento della Rocca com’è testimoniato dallo stemma farnesiano nei saloni del piano terreno. In precedenza, da vescovo della diocesi, aveva chiamato il Sanmicheli per la costruzione della cattedrale sopra una precedente cripta bramanstesca.
La Rocca sorge nella parte alta del paese e risale al Duecento, con successive ristrutturazioni, da quella del 1368 di Urbano V, che vi pose la corte pontificia, al rinnovamento voluto da Cesare Borgia e realizzato da Antonio da Sangallo il Vecchio (1455-1534), con successive trasformazioni di Antonio da Sangallo il Giovane, per ordine di Giulio II e Leone X. Recentemente restaurata, dopo anni di abbandono, la rocca è oggi destinata a manifestazioni espositive e culturali.

Bibliografia: (Isti Ita Castelli-Lazio – C.Rendina-Bonechi – IL CASTELLO II°/VII° anno)

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