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La regione più clericale dell’anno?

Dicembre 31
16:56 2024

Le tragicomiche imprese che le nostre istituzioni riescono a compiere per omaggiare la Chiesa cattolica, un mix di sudditanza al limite del ridicolo, concessioni di privilegi e ingenti finanziamenti pubblici

Vescovi che benedicono scuole, reparti ospedalieri e porzioni di autostrade; rappresentanti istituzionali che partecipano a messe e iniziative religiose; fiumi di denaro che escono dalle casse dello Stato per inondare quelle di diocesi e parrocchie: anche l’anno che si avvia a conclusione, in ossequiosa continuità con i precedenti, è stato un fiorire di “clericalate”. 
È questo il quadro che emerge dalla “Clericalata della settimana”, la sezione del sito dell’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti (Uaar), che monitora atti e affermazioni di politici e rappresentanti delle istituzioni dandone conto a cadenza settimanale.
Nonostante l’agguerrita concorrenza c’è però una regione che si è particolarmente distinta per l’alto tasso clericale che nel 2024 ha caratterizzato l’agire di rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche: il Lazio. A seguire, per potenza di fuoco clericale, la Sicilia e poi, in terza posizione, la Campania.
«Abbiamo scelto – commenta il segretario nazionale dell’Uaar Roberto Grendene – di chiamare “clericalate” le tragicomiche imprese che le nostre istituzioni riescono a compiere per omaggiare la Chiesa cattolica, un mix di sudditanza al limite del ridicolo, concessioni di privilegi e ingenti finanziamenti pubblici. Nel 2024 la Regione Lazio ha sbaragliato la concorrenza per densità di clericalate: una gara impari per le altre regioni, visto il doping di cui ha fatto uso la città di Roma che porta il nome di Giubileo». 
«Sono state tante le iniziative confessionaliste nel corso dell’anno sul territorio, spesso di concerto con il Comune di Roma, la Regione Lazio, il governo e il Vaticano – fa presente Grendene –. Un ossequio bipartisan e trasversale, esaltato dal clima giubilare». Come la recente campagna “Roma ti abbraccia” con un milione di euro stanziati per pubblicizzare il giubileo e renderlo più digeribile, soprattutto ai residenti. Oppure l’accordo per cedere l’ex ospedale Forlanini di Roma alla Santa Sede per trasferirvi l’ospedale vaticano Bambino Gesù, con ristrutturazione stimata per 600 milioni di euro a spese dell’Inail, ovvero dei contribuenti, e cessione di fatto della sovranità territoriale dell’area. Ma anche l’accordo con numerose sigle sindacali per bloccare gli scioperi tra apertura e chiusura della porta santa e nove appuntamenti organizzati dalla Chiesa cattolica per il giubileo. Non sono mancate pure iniziative clericali “tradizionali” come lo stanziamento di 200mila euro della Regione Lazio per promuovere la realizzazione di presepi nelle scuole e l’evento finale che celebra il concorso. Inoltre l’assemblea del VI Municipio di Roma ha approvato con 14 voti e nessun contrario (l’opposizione si è astenuta) la risoluzione del centrodestra per imporre il crocifisso nelle aule scolastiche.
Dal canto suo la seconda classificata, la Regione Sicilia, si segnala per aver stanziato quasi 500mila euro per il Festino di Santa Rosalia, di cui ricorre il quarto centenario. Ma pure per il protocollo sottoscritto dall’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali Nuccia Albano e il presidente della conferenza episcopale dell’isola monsignor Antonino Raspanti, per un gruppo di lavoro permanente volto a rafforzare il ruolo degli oratori. «Il clericalismo si è fatto strada anche nelle scuole siciliane: per esempio il liceo scientifico statale “Galileo Galilei” ha organizzato un incontro con l’arcivescovo Corrado Lorefice nella scuola, con due studenti per ogni classe coordinati dai docenti di Irc e il Consiglio d’Istituto, e successivo incontro sul sagrato della cattedrale», fa notare Grendene.
Pure la terza classificata in questo grottesco concorso, la Regione Campania, si è distinta per episodi come l’inaugurazione del progetto “Vagone scuola” realizzato dall’organizzazione confessionale Scholas occurrentes presso la stazione di Porta Nolana, con targa benedetta da papa Francesco data in omaggio al presidente dell’Ente autonomo Volturno Umberto De Gregorio. Dal canto suo il sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella ha scritto al papa chiedendo al Vaticano, con lettera consegnata dall’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia, di proclamare per il giubileo quale compatrono della città assieme a San Gennaro pure San Vincenzo Romano, nativo della zona. Senza contare le istituzioni locali praticamente al completo al cospetto del consueto scioglimento del sangue di San Gennaro nel duomo di Napoli. A Pompei, per i cinquant’anni dall’ordinazione a prete dell’attuale arcivescovo, erano presenti diversi rappresentanti istituzionali come il prefetto di Napoli Michele di Bari, il sindaco Carmine Lo Spaio e il primo cittadino di Afragola Antonio Pannone, assieme alla sottosegretaria di Stato ai Rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello: per l’occasione il sindaco di Pompei ha regalato al prelato, a nome della città, un rosario in oro, diamanti e corallo cerasuolo.
In chiusura Grendene ricorda anche il persistente clericalismo del governo. «Una menzione speciale va alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha confermato il suo spiccato confessionalismo e per esempio si è prodigata a invitare papa Francesco alla sessione sull’intelligenza artificiale nel corso della riunione del G7 tenutasi a giugno. Ma pure ai ministri, come quello dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara e il ministro degli Esteri Antonio Tajani», spiega il segretario Uaar. «Con il primo che ha più volte sostenuto il ruolo “pubblico” delle scuole paritarie e caldeggiato pure il finanziamento di un “buono scuola” per le famiglie che iscrivono i figli in questi istituti. E il secondo che ha tra l’altro firmato un protocollo d’intesa con monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto di una Sezione del Dicastero per l’Evangelizzazione, per ospitare il Vaticano nel padiglione dell’Italia all’Expo 2025 di Osaka, confermando l’intesa anche internazionale tra Santa Sede e governo Meloni».

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1 Commento

  1. maria
    maria Gennaio 01, 19:31

    clericalate: finalmente uno spiraglio nella muraglia

    Reply to this comment

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