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La proposta dell’esperanto in Europa

Marzo 29
23:00 2009

In tutta l’Europa si svolgono ora le Conferenze Europee dei Cittadini. La prima parte, durante la quale i cittadini potevano fare proposte e votarle in rete sul futuro economico e sociale, è finita nel fine settimana scorso. Le proposte che hanno ricevuto più voti sono ora discusse in conferenze nazionali in presenza. Quella italiana si sta svolgendo a Roma. A maggio ci sarà la Conferenza Europea dei Cittadini a Bruxelles. La proposta dell’esperanto nella consultazione italiana ha ricevuto il numero maggiore di voti in assoluto, http://www.consultazioni-europee-dei-cittadini.eu/proposal/2067 . Nel dettaglio dice: L’Unione Europea adotti una lingua Internazionale Ausiliaria e di riferimento giuridico. Una lingua valida anche come ponte per le traduzioni tra le diverse lingue nazionali/locali. Una lingua che si affianca e non sostituisce le lingue attualmente utilizzate. Una lingua facile da apprendere ed insegnata in tutte le scuole elementari.

Similmente nelle consultazioni in altri paesi europei proposte riguardanti l’esperanto come lingua veicolare neutrale hanno trovato una eco vasta. I commenti dei votanti mostrano inoltre che i cittadini sono contrari alla dominazione linguistica di una o poche lingue nell’Unione Europea. Spesso le richieste sono state che l’Unione Europea controlli se una lingua internazionale facile da imparare come l’esperanto possa essere usata come lingua ponte o come lingua aggiunta alle lingue di lavoro. Molti hanno chiesto che l’esperanto sia proposto nelle scuole almeno come materia facoltativa.

“Il grande sostegno della proposta anche in Italia”, dice il presidente della Federazione Esperantista Italiana, mostra “che i cittadini europei temono che la loro lingua, nel nostro caso l’italiano, giochi in futuro un ruolo sempre minore in Europa. Questo non è possibile. Ogni cittadino italiano deve avere la possibilità di scrivere alle autorità comunitarie in italiano e di ricevere tutte le informazioni in italiano. La nostra lingua deve restare pari alle altre nella Unione Europea.”

L’esperanto come lingua internazionale è stato lanciato nel 1887 da Ludovico Zamenhof, di cui ricorre nel 2009 il 150° anniversario della nascita. Esso ha lo scopo di risolvere molti dei problemi linguistici del mondo e di essere uno strumento per la comprensione tra i popoli.

L’esperanto è più facile da imparare delle altre lingue straniere ed è neutrale, cioè non è la lingua di uno stato, ma di tutta l’umanità. L’esperanto vuole essere di aiuto per conservare le diverse lingue e per ridare a loro una pari dignità. Nessuna nazione deve avere vantaggi in campo linguistico-culturale. I parlanti di esperanto sono contro l’uso dell’influenza linguistico-culturale allo scopo di accrescere i propri vantaggi economici e politici.

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