La presa in “giro” d’Israele alla conquista d’Italia… – Lettera aperta
Sarebbe stato meglio se il Giro d’Italia fosse partito dalla Sardegna, terra dimenticata dallo Stato… invece il 4 maggio 2018, parte da israele che con l’Italia non c’entra nulla.
Più di 120 organizzazioni per i diritti umani, sindacati, associazioni, gruppi sportivi e religiosi di oltre 20 paesi, europarlamentari e manifestazioni diffuse in Europa ed in Italia hanno insistentemente ed inutilmente chiesto con la campagna “Cambiagiro” di BDS Italia di spostare il Giro da Gerusalemme e da Israele per le sue violazioni del diritto internazionale e dei diritti dei Palestinesi.
Neanche il massacro dei manifestanti pacifici di Gaza che da venerdì 30 marzo, “Giornata della terra”, si sta ripetendo ogni venerdì nella Grande Marcia del Ritorno in una Gaza ridotta dall’assedio e dai bombardamenti israeliani un luogo invivibile, come già denunciato dall’ONU, è riuscito a produrre un pudico ripensamento di RCS organizzatrice del Giro.
Che persino il Giro d’Italia si sia sputtanato al punto da svendersi al sultanato sionista per 30 denari – scrive la Lista No Nato – la dice più di un’enciclopedia sullo stato mentale-politico-degradato dell’establishment italiano. Nel frattempo in diverse località italiane si stanno organizzando presenze con bandiere, striscioni, cartelli e volantini, dalla Sicilia allo Zoncolan, e vari gruppi stanno lavorando per una manifestazione nella giornata finale del Giro, domenica 27 maggio 2018.
Ed intanto, per aver diramato questa notizia, ancora una volta sono stato bannato: Mi srive il servizio censura di FB: “Ti è stato temporaneamente impedito di iscriverti a gruppi che non gestisci e pubblicarvi contenuti. La restrizione durerà fino a: 10 maggio alle ore 18:02”
Mia rispostina: “Ritengo di non aver commesso alcun reato… e che la vostra censura sia di natura ideologica… siete ancora in tempo, ripensateci!”