La piscina comunale di via Superga tra dubbi e rischi
Sono bastati pochi minuti per renderci conto della situazione in atto presso la piscina comunale di via Superga, il tempo di parcheggiare la macchina e avvicinarci all’impianto.
Sull’area di bordo vasca sono presenti tavolini e sedie e uno spazio attrezzato per la musica.
È quindi di tutta evidenza che l’area viene adoperata e probabilmente senza alcuna autorizzazione, vista la comunicazione pubblicata ieri dall’assessore al patrimonio Ivan Boccali. Una diffida quella di Boccali rivolta erga omnes che sa molto di salvata di faccia e forse anche di qualcos’altro, ma del tutto inutile evidentemente ad interrompere l’utilizzo del bordo vasca dell’impianto di via Superga che, ricordiamo, attende ancora di essere aperto ai cittadini.
Ma quello che ci preme sottolineare, e qui sorge una forte preoccupazione, è che la piscina è già riempita d’acqua e chiunque si trovi a bordo vasca potrebbe avere l’insana idea di tuffarcisi o, peggio, un bambino che sfugga al controllo potrebbe cadervi dentro; una situazione di pericolo per la quale non esiste alcuna sorveglianza da parte di personale qualificato per un eventuale intervento di salvamento, proprio perché è chiusa al suo utilizzo.
Ci chiediamo quindi come mai dopo che la Polisportiva Città di Ciampino ha perso la gestione della piscina a seguito della revoca da parte della Commissaria Straordinaria l’impianto risulta ancora accessibile? In attesa del nuovo gestore come viene assolto dal Comune l’obbligo di custodia dell’impianto? Chi garantisce la sorveglianza della piscina? Chi provvede alla sua manutenzione?
Gireremo le nostre domande all’assessore Boccali, nell’attesa che adotti tutti gli opportuni e urgenti provvedimenti; perché se disgraziatamente dovesse succedere qualcosa, il comunicato dell’assessore Boccali servirebbe a ben poco per sollevare il Comune dalle sue responsabilità.
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