La partnership triennale tra la GALLERIA BORGHESE e FENDI
La partnership triennale tra la GALLERIA BORGHESE e FENDI
Per esportare con Caravaggio la bellezza italiana nel mondo
Roma, 13 settembre 2017 – Dopo la mostra Matrice presso il Palazzo della Civiltà Italiana e l’installazione in Largo Goldoni dell’opera Foglie di pietra, entrambe dell’artista Giuseppe Penone, FENDI rafforza ulteriormente il proprio legame con Roma e con il mondo dell’arte e annuncia una partnership triennale con la Galleria Borghese, un progetto ambizioso che prevede la costituzione del centro di ricerca Caravaggio Research Institute, promosso e divulgato attraverso un programma espositivo internazionale sull’artista, da Los Angeles all’Estremo Oriente, e il sostegno per tre anni consecutivi alle mostre che avranno luogo presso la Galleria Borghese.
La Galleria Borghese conserva nella sua collezione il corpus pittorico più consistente e cronologicamente meglio rappresentato di Caravaggio, che costituisce il paradigma ideale per lo studio di tutta la sua carriera pittorica. Da questa condizione di eccezionalità collezionistica preservatasi nei secoli è nato il progetto Caravaggio Research Institute, ideato da Anna Coliva, Direttore della Galleria Borghese e supportato da FENDI.
Il piano di lavoro prevede la costituzione presso la Galleria Borghese di un centro di studi, diagnostica e ricerca storico-artistica su Caravaggio e sulla sua opera, che sia il più completo esistente così da proporsi come il riferimento primario per la ricerca caravaggesca a livello mondiale. Il progetto si completa con la creazione di una piattaforma digitale che rappresenti la più esaustiva banca dati online relativa al Caravaggio, per informazioni e aggiornamenti bibliografici, documentari, archivistici, filologici, storiografici, iconografici, dotata di un corredo diagnostico in forma digitale.
Per divulgare tale progetto innovativo di ricerca, la Galleria Borghese e FENDI hanno concepito un programma espositivo sull’artista che approderà, nel corso di tre anni, in luoghi di massima importanza ed eccellenza: dai riflettori prestigiosi degli Stati Uniti alle latitudini estreme dell’Oriente asiatico.
La prima tappa della mostra sarà a novembre 2017 al Getty Museum di Los Angeles, istituzione di grande prestigio per l’orientamento della cultura in un continente che guarda al futuro ma possiede un legame profondo con le proprie radici europee. A partire dal 21 novembre il Getty Museum ospiterà infatti per la prima volta tre opere di Caravaggio provenienti dalla Galleria Borghese: il San Girolamo, il Giovane con canestro di frutta e il David con la testa di Golia.
La prima mostra della Galleria Borghese che FENDI supporterà sarà la grande monografica dedicata a Gian Lorenzo Bernini, genio tutelare del luogo e la figura più rappresentativa del Barocco a Roma. La mostra Bernini, con cui la Galleria Borghese prosegue le celebrazioni per i venti anni dalla sua riapertura nel 1997, ha un respiro internazionale e un riconoscimento di unicità colto anche dalle più grandi istituzioni museali, che hanno concesso prestiti eccezionali.
Solo per citarne alcuni: Louvre, National Gallery e Victoria&Albert Museum di Londra, Thyssen Bornemisza di Madrid, Staatliche Museum di Berlino, Statens Museum for Kunst di Copenhagen, Kunsthalle di Amburgo, Metropolitan Museum of Art di New York, Art Gallery of Ontario, Getty Museum e LACMA di Los Angeles, Kimbell Art Museum di Forth Worth.
La mostra Bernini sarà inaugurata il prossimo 31 ottobre e sarà aperta al pubblico dal 1 novembre 2017 al 4 febbraio 2018.
La partnership triennale con la Galleria Borghese si inserisce all’interno di un progetto di mecenatismo avviato da FENDI con il restauro della Fontana di Trevi nel 2015 e del complesso delle Quattro Fontane, seguito dal restauro e dalla manutenzione delle Fontane del Gianicolo, del Mosè, del Ninfeo del Pincio e del Peschiera e dall’apertura al pubblico del primo piano (ora anche spazio espositivo) del Palazzo della Civiltà Italiana all’EUR.
“Siamo orgogliosi di sostenere la Galleria Borghese, che è tra i più importanti e prestigiosi musei al mondo. È sempre più un valore fondante, oltre che morale, per FENDI, valorizzare, sostenere ed esportare l’arte italiana nel mondo, la sua eccellenza ed i suoi talenti.”
Pietro Beccari, Presidente e Amministratore Delegato di FENDI
“Il Caravaggio Research Institute è un progetto ambizioso che vuole reintrodurre nei musei la ricerca più avanzata per farne dei produttori di cultura e non dei mostrifici. Siamo orgogliosi che un così innovativo e non facile progetto abbia avuto la fiducia di una grande azienda come FENDI; proprio perché FENDI è un’impresa che ha basato la sua eccellenza sulla ricerca delle tecniche e dei materiali.”
Anna Coliva, Direttore della Galleria Borghese
Al fondo di questo impegno di FENDI c’è infatti la convinzione che la bellezza debba essere testimoniata e diffusa, e che l’incomparabile ricchezza della Galleria Borghese sia un potente passe-partout cosmopolita per promuovere una sensibilità culturale raffinata, contemporanea e universale, la stessa che FENDI propone nelle proprie collezioni, veri testimoni di ricerca estetica.
Il progetto di ricerca scientifica Caravaggio Research Institute e la piattaforma digitale
La Galleria Borghese conserva nella sua collezione il corpus pittorico più consistente e cronologicamente meglio rappresentato di Caravaggio, costituendo il paradigma ideale per lo sviluppo di un progetto organico di studio di tutta la carriera del pittore.
Le sei opere conservate presso il Museo vanno dai primi dipinti certi della fine del Cinquecento, realizzati presso la bottega del Cavalier d’Arpino: l’Autoritratto in veste di Bacco e il Giovane con canestro di frutta (1593-1594), che attraverso la fase più matura rappresentata dal San Girolamo e dalla Madonna dei Palafrenieri (1605), arrivano alle ultime opere, David con la testa di Golia e San Giovanni Battista, realizzate durante la sua drammatica fuga in attesa della grazia di papa Paolo V Borghese, giunta purtroppo tardi nel 1610, dopo le interminabili traversie tra Napoli, la Sicilia e Malta.
Da questa condizione di eccezionalità collezionistica preservatasi nei secoli è nato il progetto Caravaggio Research Institute, che prevede la costituzione di un centro internazionale di studi, che avrà sede alla Galleria Borghese in quanto luogo ideale e paradigmatico per lo studio dell’intera opera di Caravaggio.
L’obiettivo del centro studi Caravaggio Research Institute è quello di costituire la più completa banca dati su Caravaggio attraverso la creazione di una piattaforma digitale e diventare la risorsa organica primaria, a livello internazionale, per gli studi umanistici e scientifici sull’artista.
La banca dati comprenderà la bibliografia completa ed aggiornata, i dati storiografici, filologici, iconografici, documentari, archivistici e un completo corredo diagnostico in forma digitale.
La validità scientifica è assicurata dal Comitato Scientifico di altro profilo, costituito da diverse professionalità scelte tra le punte di eccellenza nell’ambito degli studi caravaggeschi, con il fine di renderlo un valido strumento ad uso degli specialisti del settore per una corretta lettura attributiva.
Il centro Caravaggio Research Institute attiverà dei partenariati scientifici con tutti i musei, le pinacoteche, fondazioni, chiese e collezioni private nel mondo che ospitano i dipinti di Caravaggio, creando dunque un prolifero network di partner nazionali e internazionali.
Il progetto si rivolge a storici dell’arte, restauratori, conservatori, professionisti museali, diagnosti, storici, studenti universitari, amatori, ma soprattutto impiegherà nelle varie fasi di raccolta ed analisi dei dati un importante numero di giovani ricercatori.
La platea degli studiosi potrà accedere alla banca dati attraverso vari livelli e modalità di consultazione, anche personalizzate.
La consultazione del database attraverso un’innovativa piattaforma digitale espressamente concepita prevede livelli di accesso differenziati: ai dati generali e pienamente condivisibili potranno accedere tutti; alle informazioni di interesse strettamente specialistico potranno accedere studiosi e tecnici che facciano richiesta motivata; si prevede infine un terzo livello di accesso, riservato esclusivamente agli operatori e ai partner nazionali e internazionali del progetto.
Il centro di ricerca scientifica Caravaggio Research Institute diviene in tal modo il collettore ultimo di un impegno inter-istituzionale, il suo formato digitale offrirà intrinsecamente l’opportunità di una conoscenza sinottica e integrata di dati che altrimenti, svolti in senso lineare e consecutivo, non darebbero con la stessa esattezza e densità la combinazione voluta di elementi.
Consultando il database caravaggesco alla ricerca di informazioni, si potrà conoscere per ciascuna opera, in tempi rapidissimi, foto, tecnica esecutiva, datazione, dimensioni, provenienza, mostre in cui sia stata esibita, bibliografia, scheda sulla storia conservativa, immagini e reports scritti su molteplici esami diagnostici nonché data dell’ultimo aggiornamento effettuato sui dati riportati.
La struttura integrata del database sarà costruita osservando le due seguenti macro sezioni: la prima accoglierà tutte le opere inserite nella banca dati; per ciascuna di esse si riportano immagine, titolo/nome, datazione, luogo di conservazione e inventario; dalla scheda di ciascun dipinto si accede per mezzo di link alle sezioni specifiche su provenienza, storia espositiva e conservativa (con movimentazione pregressa, dati sui restauri e sulle mostre) e documentazione tecnica e materica (documenti storici, bibliografia, analisi scientifiche, altre immagini).
La seconda accoglierà, invece, tutta la documentazione storica (fonti di archivio, studi, bibliografia, fotografie) e tecnica (mappature delle tracce di esecuzione, analisi di leganti e pigmenti, analisi dei supporti e della cornice, radiografie, fotografie ai raggi infrarossi, esami allo stereomicroscopio, analisi ai raggi UVA, etc.) relativa ai dipinti inseriti nel database ed è consultabile per singola opera o per tipologia documentaria, al fine di favorire analisi comparate.
La Galleria Borghese e FENDI insieme per esportare la bellezza italiana nel mondo. Un omaggio a Caravaggio
Per promuovere e divulgare il progetto di ricerca Caravaggio Research Institute, la Galleria Borghese e FENDI hanno concepito un progetto espositivo sull’artista che approderà, nel corso di tre anni, in luoghi di massima importanza ed eccellenza: dai riflettori prestigiosi degli Stati Uniti alle latitudini estreme dell’Oriente asiatico.
La prima tappa della mostra sarà a novembre 2017 al Getty Museum di Los Angeles, istituzione di grande prestigio per l’orientamento della cultura in un continente che guarda al futuro ma possiede un legame profondo con le proprie radici europee. A partire dal 21 novembre il Getty Museum ospiterà infatti per la prima volta tre opere di Caravaggio provenienti dalla Galleria Borghese: il San Girolamo, il Giovane con canestro di frutta e il David con la testa di Golia.
Al fondo di questo impegno di FENDI c’è la convinzione che la bellezza debba essere testimoniata e diffusa, e che l’incomparabile ricchezza della Galleria Borghese sia un potente passe-partout cosmopolita per promuovere una sensibilità culturale raffinata, che sia contemporanea e universale, la stessa che FENDI persegue nelle proprie collezioni, veri testimoni di ricerca estetica e all’insegna assoluta del Made in Italy.
Link di download immagini:
https://we.tl/mHevPOvrKc
Federica Farci
federica@paolamanfredi.com
Caterina Marra
caterina.marra@fendi.com
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