La nuvola di Fuksas parte con 50 milioni in meno di base d'asta
I 50 milioni circa mancanti dalla base d’asta per la costruzione del Nuovo Centro Congressi dell’Eur, più conosciuto come la ‘Nuvola di Fuksas’ e che hanno consentito alla Società Italiana per Condotte D’Acqua di aggiudicarsi la realizzazione del Centro con il criterio dell’Offerta economicamente più vantaggioso, hanno forse una ragione diversa dalle capacità tecnico realizzative della società vincitrice?
La nostra domanda nasce da alcuni rilievi e verifiche fatte nel cantiere e sulle aziende subappaltatrici.
Si sta infatti verificando il fenomeno, sempre più diffuso nell’area romana, del mancato rispetto dell’orario di lavoro, dei Contratti e delle leggi sul lavoro.
Succede, ad esempio, che nella fase di realizzazione delle strutture in cemento armato del cantiere in questione, vengono utilizzate maestranze dipendenti da impresa/e subappaltatrici, che a fronte di orari di lavoro anche straordinari, segnano nel cedolino paga o versano nella Cassa Edile provinciale di Roma un numero di ore ridicolo: una media di 20 ore a settimana, con un evidente abbattimento del costo del lavoro, una chiara evasione contributiva e fiscale nei confronti degli enti preposti, e, non ultimo, un mancato rispetto dei diritti sindacali.
Forse è questa la risposta alla nostra domanda iniziale?
La Società Condotte è un marchio prestigioso nel panorama nazionale e internazionale del settore delle costruzioni ed una delle prime cinque imprese italiane.
Il cantiere in questione è una delle opere più complesse ed importanti che si stanno realizzando a Roma, opera di ingegno dell’Arch. Massimiliano Fuksas, ‘archistar’, famoso nel mondo.
Nel cantiere esiste un Protocollo d’Intesa sottoscritto da Comune di Roma, EUR S.p.A, Soc. Condotte, ATI Dress&Sommer-Ecosfera-Construction Management, Azienda USL Roma C- Servizio PRESAL, Direzione Provinciale del Lavoro CTP e OOSS., che recita in alcune sue parti: “…che la buona qualità del lavoro e la gestione in sicurezza degli appalti è particolarmente sentita dalla stazione appaltante EUR S.p.A e dall’Appaltatore SOCIETA’ CONDOTTE…”.
E ancora: “…alla predisposizione di modelli di verifica dell’idoneità tecnico professionali delle imprese esecutrici e di verifica della regolarità previdenziale e assistenziale. Parte dinamica dello sviluppo di tale attività sarà l’Osservatorio comunale per la Sicurezza attraverso le esperienze raccolte sul territorio nello svolgimento delle proprie funzioni…”.
Viene facile affermare che quel protocollo è stato disatteso e che questo modello organizzativo produce solo disastri e furbizie e non costruisce la qualità d’impresa.
Viene altrettanto facile affermare che tutti i dispositivi di controllo previsti sono semplicemente autoreferenziali.
Ma questo non è l’unico modello negativo che circola su Roma. Ci chiediamo se qualcuno, particolarmente curioso, abbia voglia di andare, letteralmente, a scavare…nei cantieri!
Roberto Cellini
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