La nuova Malagrotta
L’avvocato Manlio Cerroni, proprietario sia dell’invaso, sia della discarica di Malagrotta, ha più volte ribadito che il sito è preposto a ricevere esclusivamente i residui di lavorazione degli impianti Tmb e le scorie vetrificate dei gassificatori ma, in una lettera indirizzata all’Assessorato Attività produttive e Politiche dei Rifiuti della Regione Lazio, la Giovi propone di destinare al sito di Testa di Cane anche rifiuti indifferenziati. Nella missiva si legge “con gli ulteriori lotti progettuali si ha una volumetria complessiva di oltre 5.000.000 di mc (…)” e “poiché gli invasi sono programmati e realizzati, a miglior garanzia, nel rispetto alle prescrizioni per le discariche per rifiuti non pericolosi, essi potranno, occorrendo, ricevere rifiuti indifferenziati e più ancora rifiuti triturati”. La questione dei rifiuti nella capitale è sempre più urgente eppure ancora una volta la si affronta in maniera torbida favorendo soluzioni che per i cittadini di oggi, informati e consapevoli, rappresentano nuovi problemi in arrivo.
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