LA NUOVA ETICHETTA ENERGETICA: A CHE PUNTO SIAMO?
Prosegue il percorso di aggiornamento del sistema di etichettatura europeo per elettrodomestici e sorgenti luminose.
Una serie di prodotti, come frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga, TV e display, da alcuni mesi devono essere dotati di una nuova etichetta energetica, realizzata per cambiare le regole e semplificare le informazioni a disposizione di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
L’Unione Europea ha a questo proposito finanziato il progetto BELT – Boost Energy Label Take up con l’obiettivo di facilitare la transizione dal vecchio al nuovo sistema di etichettatura, stimolare i consumatori a scegliere prodotti sempre più efficienti sul piano energetico, e invitare le imprese a migliorare la resa energetica dei propri prodotti investendo in attività di ricerca e innovazione.
La Città metropolitana di Bologna, che è tra i partner del progetto, mette a disposizione una serie di strumenti per comprendere al meglio il cambiamento in atto.
In circolazione dai primi anni ’90, l’etichetta energetica si è dimostrata fin da subito di grande utilità, in grado di mettere i consumatori in condizione di fare scelte più consapevoli e più sostenibili.
Ancora più chiara e funzionale, la nuova etichetta è stata introdotta a marzo 2021 su frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga, TV e display e a settembre sulle sorgenti luminose.
Con l’inizio del 2022 e durante il 2023, sono attesi i passaggi alla nuova etichettatura da parte di ulteriori categorie di prodotto, come condizionatori e ventilatori, asciugatrici e aspirapolvere.
Per l’anno in corso, in virtù di un un periodo transitorio che durerà fino a febbraio 2023, nei negozi si potranno continuare a vendere vecchi prodotti con la vecchia etichetta, ma tutti i nuovi prodotti dovranno necessariamente essere conformi al nuovo sistema.
COSA CAMBIA PER IL CONSUMATORE?
Le nuove classi di efficienza sono contraddistinte da una scala comune a tutti i prodotti, che va dalla A (più efficiente) alla G (meno efficiente). Le classi A+/A+++ non saranno più utilizzate e usciranno dal mercato.
Per una corretta interpretazione della nuova scala energetica è bene ricordare che non c’è una corrispondenza diretta tra vecchie e nuove classi, dato che sono stati introdotti parametri diversi per la determinazione della classe di appartenenza. Ciò significa che un prodotto prima classificato in A +++ può oggi trovarsi in classe C o D.
Per un certo periodo sarà comunque difficile trovare prodotti in classe A, perché questa categoria è stata pensata per gli “elettrodomestici del futuro”, da realizzarsi con tecnologie ancora più performanti rispetto a quelle attualmente disponibili. In questa fase saranno quindi le classi B o C a corrispondere alla maggiore efficienza energetica per ciascun mercato di riferimento.
La nuova etichetta fornisce ulteriori informazioni utili sul prodotto: alcune sono visibili direttamente sulla confezione attraverso la presenza di pittogrammi ad hoc, mentre quelle di natura più tecnica sono accessibili tramite un QR Code. Scansionandolo con il proprio smartphone si accede a un nuovo database di prodotti UE connessi all’energia (EPREL), attraverso cui fare ricerche mirate e comparare performance e caratteristiche di prodotti e modelli diversi.
A disposizione dei consumatori c’è anche “Calculator”, sviluppato nell’ambito del progetto BELT e che consente di calcolare liberamente, per ogni categoria di prodotto, quanto si consuma e quanto è possibile risparmiare.
COSA CAMBIA PER LE CENTRALI D’ACQUISTO, PUBBLICHE E PRIVATE, E PER I PRODUTTORI?
Con le nuove regole è obbligatorio presentare la nuova etichettatura energetica nelle gare pubbliche, precludendo quindi l’accesso a chi adotta ancora le vecchie etichette. Questo aggiornamento normativo dovrebbe stimolare il settore industriale nella produzione di apparecchi sempre più efficienti dal punto di vista energetico e con un minore impatto sull’ambiente.
In questo modo, il nuovo sistema di etichettatura contribuirà alle esigenze di accountability delle aziende, rappresentando uno strumento pratico e aggiornato alle più recenti linee guida e agli standard internazionali in materia (ISO 26000, GRI 302, AA1000).
Il nuovo sistema offre in questo modo una preziosa opportunità per l’azienda: evidenziare la propria attenzione ai temi ambientali ed energetici con uno strumento affidabile e facilmente riconoscibile dagli stakeholder, facilitando la trasmissione di informazioni sulle responsabilità sociali assunte.
IL PROGETTO
Il progetto Horizon 2020 BELT ha l’obiettivo di facilitare il periodo di transizione relativo all’entrata in vigore della nuova etichetta energetica, informando e supportando tutte le parti interessate e riducendo al minimo gli errori a tutti i livelli della catena di valore interessata dal cambio (dal produttore al consumatore).
Horizon 2020 BELT è coordinato da AltroConsumo e comprende 11 organizzazioni di 7 Stati membri dell’UE:
Città metropolitana di Bologna | Test-Achats | Ocu Ediciones Sa | Deco Proteste Editores Lda | Zveza Potrošnikov Slovenije | Erion | Beuc | Iclei | Sofies Consulting Ltd | Sonae – Worten
GLI STRUMENTI INFORMATIVI A DISPOSIZIONE
Sito di progetto: www.belt-project.eu
Sul sito della Città Metropolitana di Bologna sono consultabili e scaricabili vari materiali utili:
www.cittametropolitana.bo.it/progetti_europei/Belt_project_ita
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