La nostra lingua
È risaputo che l’Italia è il più bel Paese del Mondo, lo hanno detto i viaggiatori di altri tempi, i turisti e i visitatori stranieri di oggi che la descrivono come un giardino incantato sublimando la nostra cultura che ci distingue dagli altri popoli; per non parlare poi dei grandi Poeti che l’hanno osannata unitamente alla nostra lingua: l’Italiano.
Il lessico italiano sta subendo l’invasione di termini letterari stranieri, basta leggere i quotidiani per rendersi conto che tutti gli articoli sono pregni di vocaboli misteriosi come: selfie – default – split – payment – pay out – hashtag – startup – target – botox – jobact e tanti altri ancora.
Sono neologismi stranieri, per lo più inglesi, che racchiudono concetti tecnici sicuramente importanti ma non sempre alla portata di tutti e soprattutto dei più anziani.
I nostri politici, per distinguersi, fanno a gara per tralasciare l’italiano e usano l’inglesofono, che capiscono solo loro e forse gli addetti ai lavori. Non abbiamo parole italiane per esprimere concetti alla portata di tutti noi.
Inoltre ai nostri giornalisti una preghiera, considerato che non lo fanno i politici, nei loro articoli potrebbero almeno indicare fra parentesi il significato in italiano; altrimenti fra qualche anno dovremmo essere forzatamente tutti inglesofoni e dire addio alla nostra lingua.
Difendiamo la nostra identità e con essa il nostro parlare, il nostro Italiano.
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