L’A.N.P.I. cerca casa
Così oggi l’A.N.P.I., oltre che storica associazione, si sente di poter essere centro di raccolta di nuove istanze, di discussione, di promozione culturale sul territorio riguardo la storia passata e anche riguardo le necessità presenti. Ennio Moriggi, instancabile ex sindacalista e promotore di tante iniziative, da oltre vent’anni fa anche il costruttore di presepi, ma presepi un po’ speciali: quello di quest’anno, sempre bello e nel rispetto della tradizione che prevede l’autocostruzione di fondali e paesaggi, aveva in bella vista su ogni fontanella il cartellino “acqua bene comune”. Sui tetti delle capanne i pastori moderni chiedevano con i loro cartelli lavoro, equità sociale e, ha commentato Ennio: «se avessi previsto la ferrovia ci sarebbero stati anche i ragazzi licenziati da Trenitalia che dalla loro gru a decine di metri da terra chiedevano alla loro ex società di aiutarli a ritrovare lavoro». Il presepe di Ennio Moriggi, un misto di tradizione e attualità è meta ogni anno di scolaresche, amici, conoscenti, simpatizzanti. Per tornare alla notizia d’apertura: l’A.N.P.I., un pezzo di storia e tradizione viva del nostro Paese, ha bisogno di una sede in considerazione degli ideali di Libertà, Giustizia, Pace e Democrazia che ha sempre difeso e rappresentato e che hanno tutto il diritto (il dovere), come per tutte le altre associazioni del territorio, di continuare a camminare attraverso le giovani generazioni per divenire realtà quotidiane. Si attendono proposte.
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