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Ascoltata poco fa in tv, in un programma dove la conduttrice ha presentato una coppia di coniugi violinisti,  lei russa, lui ucraino.

L’uomo ha raccontato la storia del loro colpo di fulmine, le difficoltà a far sì che le sue sorelle ucraine accettassero una storia con una donna il cui popolo ha fatto soffrire e morire parenti negli anni della rivoluzione russa.

Ha poi detto che suo padre gli ha posto due domande:

• L’ami?
• Sei felice?

E la sua benedizione è arrivata immediatamente.

La giovane donna, viceversa, ha detto che da parte dei suoi familiari non vi era stato alcun problema… ora sono sposi felici e innamorati e nel programma hanno suonato insieme il violino, presentando due brani. Le mani all’unisono sull’archetto, la voce alle dita premute sulle corde…

E tra loro grandi sorrisi e sguardi.

Ho cercato d’immaginare la loro consapevole sofferenza nel pensare che le loro popolazioni si stanno combattendo, che lo Stato di lei ha invaso e sta provocando morti e distruzioni nell’altro territorio confinante. Dev’essere devastante, credo, guardarsi negli occhi e provare l’impotenza di non poter trasmettere ai loro fratelli lo stesso amore che li unisce…

La musica è Dio che sorride all’uomo…

Poco dopo  nella seconda parte della trasmissione,  sono state intervistate due soprano, una russa, l’altra ucraina  che tempo fa hanno cantato in una città italiana, in occasione di una manifestazione dedicata alla donna: alla fine del concerto si sono abbracciate.  Un esempio straordinario di fratellanza e di pace…

La musica è Dio che sorride all’uomo…

Dar voce alla musica che non sia il ritmico timbro di una mitragliatrice o il cupo boato di una bomba, aiuterebbe senz’altro a far sì che dalla Terra sparisse per sempre il dramma di una guerra tra popolazioni nemiche.

Forse eleggere a capo di una nazione un musicista, un cantante, un poeta, un letterato, un artista…  battaglie a colpi di brani musicali, testi poetici e canori, opere d’arte…                E lì ammirare il sorriso di Dio… in un’esplosione di pace.

(foto: Oleksandr e Ksenia i due violinisti che a Sanremo hanno suonato per la pace)