La morte del prof. Angelo Manoni
Nei suoi cinque anni di lavoro diede prova di grande capacità e professionalità, impostando e valorizzando ginnasti che si imposero subito in campo regionale, interregionale e nazionale. I traguardi più ambiti li raggiunsero Carlo Fazi e Aquilino Santoro che, dopo la rinuncia di Manoni, proseguirono la scalata ai valori nazionali, arrivando entrambi a rivestire la maglia azzurra e, nel caso di Aquilino Santoro, a conquistare il titolo italiano assoluto. Manoni riuscirà a creare un gruppo di giovani ginnasti che, sui campi di gara, si esprimerà quasi sempre al meglio, mostrando accuratezza di preparazione, ed in alcuni ginnasti un’apprezzabile eleganza di esecuzione; tra questi anche Romano Santoro e i fratelli Carlo e Stefano Dorigo, quest’ultimi colonne portanti del sodalizio sportivo negli anni successivi come validissimi tecnici e dirigenti. Dopo l’esperienza di Velletri, Manoni, nel prosieguo della sua attività, si farà costantemente apprezzare come qualificatissimo istruttore, nonché capace autore di testi di tecnica della ginnastica. Al di là delle sue capacità manageriali, non tutti sanno che Manoni fu il primo a studiare e sperimentare i tappeti paracadute in gomma piuma. Addio Prof, ora inizia il tuo viaggio in un mondo più leggero, o per come amavi dire tu «uno spostamento da un punto ad un altro punto»…
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