LA LUNA È TRAMONTATA: JOHN STEINBECK E ALDO ONORATI A PALAZZO SAVELLI
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, il libro La luna è tramontata di John Steinbeck appare quanto mai attuale, pur se edito nel 1942: nell’ambito del programma “Le molteplici realtà della Letteratura”, lo ha presentato il 24 marzo, nella Sala consiliare Palazzo Savelli di Albano Laziale, il prof. Aldo Onorati, moderatrice Angela Rita.
Con la consueta maestria che gli è propria e che rende possibile la sua analisi a grande raggio in un tempo ben stabilito, il noto scrittore ha reso fruibili ed esaurienti il suo commento e la sua critica in una sintesi che il pubblico attento ha mostrato di gradire.
Ambientato nel Nord Europa, il romanzo, ispirato all’invasione della Norvegia da parte dei nazisti, è un’allegoria della II guerra mondiale, ma non avendo riferimenti temporali appare quanto mai attuale.
Nella piccola storia che abbraccia la quotidianità dei personaggi, il pensiero conduce alla grande storia: due sono le figure sulle quali s’incentra l’attenzione del relatore, il sindaco Orden e il colonnello Lanser. Il primo quale portavoce della comunità che rappresenta, fino all’estremo sacrificio, in una silente lotta contro il nemico, fatta di sabotaggi e nascosta ribellione. Lanser per l’accettazione del dovere che però non annulla la sua personale convinzione che gli ordini ricevuti siano frutto di ottusità e stupidità dall’alto: la sua non condivisione di quanto la guerra mette in atto contro l’Uomo creerà in lui una profonda, nascosta drammaticità che intimamente lacera la sua coscienza, pur restando egli ligio al ruolo e al dovere che gli è richiesto. Tutto ciò condurrà a una sua personale, intima e crescente stima nei confronti del sindaco che mai perderà di vista il valore dell’Uomo e della sua dignità, confermando con il suo comportamento che non la Legge è fatta per l’uomo, ma lo Spirito.
Triste constatare ancora oggi che l’umanità non dimostri di comprendere dal passato, dagli errori e dagli orrori: le tragiche vicende in Ucraina ne danno triste conferma. Nella guerra c’è solitudine, soprattutto degli invasori; odio che dilaga e gradualmente cancella il rispetto per gli esseri umani, per la vita, tragica situazione metaforicamente descritta nel titolo: Quando la luna tramonta… appunto.
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