La Locanda Martorelli in Ariccia ha un nuovo allestimento museale
La Locanda Martorelli in Ariccia ha un nuovo allestimento museale che è stato inaugurato ieri alla presenza delle autorità cittadine, di studiosi e appassionati di cultura.
Si è svolto ieri venerdì 19 gennaio, di fronte ad un pubblico di addetti ai lavori e di appassionati di cultura giunti dai vari centri dei Castelli Romani e da Roma, l’incontro organizzato dall’Archeoclub Aricino Nemorense, in collaborazione con il Comune di Ariccia, dedicato alla presentazione degli Annali 2017 e all’inaugurazione della musealizzazione della Locanda Martorelli. Ad aprire gli interventi è stato il Sindaco di Ariccia, Roberto di Felice, il quale ha apprezzato il lavoro svolto dagli assessori che compongono la sua giunta come anche dei suoi collaboratori come l’arch. Francesco Petrucci e i responsabili di Archeoclub Maria Cristina Vincenti e Alberto Silvestri. Il Sindaco Di Felice ha anche ricordato come la lapide posta fuori dalla Locanda Martorelli dal Misserville nel 1965 sia insufficiente perché i frequentatori di Ariccia all’epoca del Grand Tour sono stati in realtà molti di più.
Oltre al Sindaco Di Felice era presente all’incontro anche l’assessore al Bilancio e Patrimonio Emilio Tomasi. L’arch. Francesco Petrucci è intervenuto sul fenomeno del Grand Tour ai Castelli Romani dove, tra ‘700 e ‘800, esisteva una vera e propria scuola di pittura e una prova potrebbe essere costituita dalle affinità tra il ciclo pittorico realizzato da Taddeo Kuntze all’interno della Locanda Martorelli e alcune opere di Francisco Goya. Quest’ultimo era un collaboratore del Kuntze e con tutta probabilità venne ad Ariccia per studiare le decorazioni che stata realizzando il pittore polacco.
E’ intervenuta poi la dott.sa Maria Cristina Vincenti che ha presentato la sua recente scoperta, pubblicata sugli Annali 2017, riguardante gli stucchi dorati della Locanda Martorelli realizzati con tutta probabilità da Giovan Battista Stazi, proprietario della struttura nel ‘700 e noto indoratore, e che rappresentano celebri statue e rilievi tra cui la Venere Callipigia, conservata al Museo Archeologico di Napoli, la Vittoria Alata della Colonna Traiana, una statua di Iside conservata al British Museum, il rilievo di Bellerofonte e Pegaso conservato a Palazzo Spada, ed infine il rilievo di Dioniso e Ariadne del Vaso Borghese conservato al Louvre.
Anche nell’articolo del dott. Alberto Silvestri, pubblicato anch’esso negli Annali 2017, le novità non mancano. Lo studioso di Ariccia ha rintracciato dei legami tra l’opera del Kuntze e le Memorie Storiche di Emanuele Lucidi. Secondo il Silvestri alla base della realizzazione del ciclo pittorico sembrano esserci proprio i suggerimenti del dotto canonico ariccino peraltro frequentatore dello Stazi.
Dal Palazzo Chigi il pubblico è stato poi accolto all’interno della Locanda Martorelli dove sono in corso i lavori di recupero dell’androne da parte del Comune di Ariccia e dove è stato inaugurato il nuovo allestimento museale “La Locanda Martorelli e il grand Tour D’Italie” realizzato grazie al contributo del Comune di Ariccia e con il progetto scientifico di Alberto Silvestri e Maria Cristina Vincenti. Il percorso museale, vero e proprio strumento narrativo attraverso l’utilizzo della grafica, mostra al visitatore tutto il percorso della via Appia Antica da Roma ad Ariccia, attraverso la riproduzione della carta archeologica di Luigi Canina, e ripercorre tutta la storia della città di Ariccia dalla fondazione sino al periodo del Grand Tour con gli illustri frequentatori mostrati attraverso una serie di ritratti. Oltre ai pannelli l’allestimento museale è arricchito da alcune teche che contengono oggetti di viaggio e libri d’epoca con le memorie dei frequentatori di Ariccia. Oggetti e soggetti che compongono il percorso sono tutti in rapporto con il contesto storico-ambientale e con le altre realtà museali ed artistiche di Ariccia. Il percorso espositivo è infatti concepito come una introduzione per il visitatore alla storia della città e al ciclo pittorico della Sala Kuntze, ed è in relazione, attraverso gli elaborati grafici, con l’Appia Antica, i reperti e le opere di Palazzo e Parco Chigi, il Complesso Berniniano e si apre all’Europa e fuori continente.
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