La Lega Nord minaccia Opera Nomadi
La Lega Nord minaccia Opera Nomadi: “Basta fondi se vi opponete agli sgomberi”
MIlano, 17 marzo 2010. Il segretario provinciale della Lega Nord di Milano, Igor Iezzi, ha chiesto al sindaco di Milano Letizia Moratti di tagliare i fondi pubblici a Opera Nomadi dopo che l’associazione ha aderito al presidio per impedire lo sgombero dell’insediamento Rom in zona Forlanini, dove vivono una quindicina di persone in gravi condizioni di emarginazione e povertà, aiutate proprio dalle associazioni e da privati cittadini che non sono stati travolti dall’odio razziale. “Non è pensabile,” ha scritto il leghista in una nota, “che chi riceve soldi pubblici per fare opera di integrazione culturale si faccia promotore di una iniziativa di questo stampo, che inneggia all’illegalità e all’abusivismo”.
“Iezzi sbaglia,” dichiarano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti del Gruppo EveryOne, “perché la Costituzione italiana e gli accordi internazionali vietano sgomberi, persecuzione etnica e negazione di alloggi alternativi e assistenza sociale ai senzatetto, soprattutto se appartenenti a gruppi sociali disagiati e discriminati, come i Rom. Questa è la vera illegalità, che causa tragedie umanitarie, crea disagio sociale e mette l’italia in pessima luce di fronte alle istituzioni internazionali. Le associazioni come Opera Nomadi hanno il dovere di tutelare le minoranze perseguitate, in linea con gli accordi internazionali sui Diritti Umani. La politica dissennata dei movimenti anti-stranieri, inoltre, distoglie le forze dell’ordine dai veri problemi di sicurezza: la mafia, che si sta impadronendo del Paese, la droga, che rovina la nostra gioventù, la corruzione, che avvelena la società e crea caste al di sopra della legge. Le azioni di sgombero vedono il governo e le amministrazioni locali nel torto di fronte alle leggi e alla morale civile, trattandosi di azioni disumane, come più volte denunciato dall’Alto Commissario Onu, dalla Commissione europea e dalle organizzazioni per i Diritti Umani. Se si arriva a intimidire quelle poche associazioni rimaste a sostegno delle minoranze perseguitate, si tocca il fondo dell’inciviltà: è ciò che fecero i nazisti con le organizzazioni umanitarie nel Reich ed è una politica foriera di un futuro ancora più fosco e crudele dei terribili giorni attuali, in cui esiste una differenza abissale fra i diritti degli italiani e degli stranieri appartenenti a razze e gruppi vulnerabili”.
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