La IX edizione de “Il suono di Liszt a Villa d’Este” – Beethoven che sei nei cieli
La IX edizione de “Il suono di Liszt a Villa d’Este” celebra i 250 anni dalla nascita del “gigante di Bonn” con l’ascolto, sempre in matinée, di tutte le nove sinfonie nelle trascrizione fatta da Liszt per pianoforte ed eseguite su un Erard del 1879 come quello che ebbe lo stesso Liszt a Villa d’Este
“Beethoven che sei nei cieli dacci oggi la nostra musica quotidiana” non è una invocazione blasfema, è il sommovimento dell’anima che suscita il confronto degli ultimi due concerti della rassegna Il “suono” di Liszt a Villa d’Este eccezionalmente ospitata nell’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica di Velletri. Due concerti affatto diversi nel programma e nel timbro delle esecuzioni, ma che toccano livelli altissimi di conoscenza ed emozione. Il 20 giugno Maurizio Baglini ha suonato la Nona Sinfonia, il 4 luglio Elena Nefedova la Sinfonia n.2 e la Bagatella detta “Per Elisa”, completando con il Preludio, corale e fuga di César Franck. Se il concerto di Baglini si presentava, ed è stato, come un evento di rilievo mondiale, per essere la Nona Sinfonia il culmine dell’opera beethoveniana e il pianista forse il migliore, da anni e in tutto il mondo, per questa particolare esecuzione, Elena Nefedova ha incantato nell’interpretazione del concerto intitolato significativamente “Transizioni” costruendo attraverso le vibrazioni “a pelle” un suo specialissimo evento.
Ecco che mano a mano si spiega l’idea del titolo che può sembrare troppo sopra le righe ma è stato in definitiva spontaneo e convinto. Due facce di una stessa medaglia, sempre di oro zecchino. Baglini immenso e la summa quasi teologica della Nona, Nefedova che ci ha aperto alla faccia brillante e terrena (ma in senso buono, una specie di epifania) di Ludwig e César tanto che viene da pensare che se la Sinfonia n.2 e il Preludio con corale e fuga fossero portati, per assurdo ma magari, nelle scuole, i ragazzi rimarrebbero a bocca aperta e rivedrebbero molte delle loro “graduatorie” di gradimento. Maurizio Baglini per la sua impresa titanica, la passione comunicativa e addirittura esplicativa ha ricevuto una lunghissima ovazione in piedi dal pubblico presente nel numero massimo consentito. Consenso e applausi senza fine anche per Elena, straordinaria e delicata interprete, “costretta” a due eleganti bis dal teatro colmo.
Ultime note. Del concerto di Baglini è stata effettuata una speciale registrazione dal vivo in considerazione della esecuzione sul pianoforte Erard che il pianista potrà vantare come eccezionale nella sua pur magistrale carriera. Colpevoli al sommo grado degli eventi il direttore artistico Giancarlo Tammaro, musicofilo raffinato che coniuga conoscenza sterminata e capacità comunicativa piana e brillante e Valeriano Bottini, fondatore e presidente della Associazione Colle Ionci, che è unico e insostituibile “platone” di ogni iniziativa nel senso che ha spalle tanto larghe per sopportare le “ingiurie” dei tempi e degli uffici. L’11 luglio il maestro Ivan Donchev con Brahms e Beethoven prima della sospensione estiva, poi ripresa al 12 settembre con una stimolante curiosità: Beethoven e il mandolino. Informazioni www.associazionecolleionci.eu e 371 1508883.
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