LA GIORNALISTA GIOVANNA BOTTERI È IL PREMIO IPAZIA ALL’ECCELLENZA FEMMINILE NAZIONALE
Sabato 5 febbraio nell’ex Chiesa San Salvatore di Genova alle ore 16, insieme al già annunciato Premio Ipazia Internazionale alla regista afghana Sahraa Karimi – sarà consegnato il Premio Ipazia Nazionale alla giornalista Giovanna Botteri: due donne in prima linea. Giovanna Botteri lavorò in Afghanistan come inviato speciale Rai nel 2001, subito dopo aver seguito il G8 a Genova, e documentò per la Rai tutte le fasi del conflitto, fino al rovesciamento del regime talebano. Tra le prime inviate di guerra e sempre sul fronte delle donne in tutte le battaglie, la giornalista sceglie simbolicamente di ritirare il Premio proprio nel giorno dedicato alle donne Afghane. Il Festival dell’Eccellenza al Femminile l’aveva più volte invitata.
Con l’arduo compito di sintetizzare i motivi del Premio a Giovanna Botteri, il Comitato del Festival ha cosi scritto: “Alla donna e alla giornalista che, con il suo impegno e con le sue scelte in ogni momento della vita e della carriera, chiamata in prima linea sui fronti di tutte le guerre, lottando contro i pregiudizi e le discriminazioni ha saputo sempre sostenere la battaglia per i diritti, la dignità e la liberta delle donne. Con umanità empatia e coraggio oggi lei è la testimone del nostro presente e simbolo di eccellenza per tutte le donne.”
Il Comitato del Festival dell’Eccellenza al Femminile nel cui ambito è nato il Premio Ipazia, è composto dalla dir. artistica Consuelo Barilari e da Adriana Albini, Gianfranco Bartalotta, Stefano Bigazzi, Giuliana Manganelli, Virginia Monteverde, Carla Olivari, Eugenio Pallestrini, Giovanna Rotondi Terminiello, Chico Shoen, Francesca Serrati, Silvana Zanovello.
***
Giovanna Botteri (Trieste, 1957), dopo la laurea in Filosofia e il dottorato alla Sorbona – Paris IV, inizia il suo percorso professionale collaborando con le riviste Aut Aut e Alfabeta e i quotidiani Il Piccolo e l’Alto Adige. Inizia a lavorare in Rai nel 1983 presso la sede di Trieste. Nel 1988 viene chiamata da Michele Santoro a Samarcanda, su Rai3, e successivamente, al Tg3. Nel 1990 è redattore, tre anni dopo le vengono affidati gli incarichi di inviata. Nel 1999 viene richiamata da Santoro su Rai1, per Circus. Dal 2000 conduce le edizioni serali del Tg3, e dal 2005 l’edizione principale delle ore 19. Come inviata speciale ha seguito i più importanti avvenimenti internazionali, a cominciare dal crollo dell’Unione Sovietica e l’inizio della guerra nella ex Jugoslavia nel 1991. Da allora ha seguito tutti i grandi conflitti: dal 1992 al 1996 è in Bosnia e nella Sarajevo assediata, poi è in Algeria, Sudafrica, Iran, Albania, Kosovo. Nel 2001 è a Genova per il G8. Tra il 2001 e il 2005 segue i conflitti in Afghanistan e Iraq: filma in esclusiva mondiale l’inizio dei bombardamenti su Baghdad e l’arrivo dei carri armati statunitensi nei mesi di marzo e aprile del 2003. Dal 2005 insegna al Master di Studi Internazionali del polo universitario di Trieste-Udine e Gorizia. Nel 2006 è in Libano, con il contingente di pace italiano, e in Siria, per l’inizio della rivolta anti Assad. Nell’aprile del 2007 entra in esclusiva nella centrale nucleare iraniana di Natanz. Nel maggio 2007 le viene affidato l’incarico di corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi Rai dagli Stati Uniti. Dove segue tutta la campagna elettorale che porterà all’elezione del primo presidente afro americano della storia, e la grande recessione economica con il crollo di Wall Street. Nell’agosto 2019 è corrispondente-responsabile dell’ufficio di Pechino per i Servizi Giornalistici Radiofonici e Televisivi dalla Cina, dal Giappone e dai Paesi del Sud-Est asiatico. Dal dicembre 2021 è corrispondente-responsabile dell’ufficio di Parigi per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento