La Francigena in cammino
Tutto si è svolto secondo la prassi dei pellegrinaggi dei secoli passati, con l’organizzazione voluta dall’ assessore regionale Giulia Rodano. I pellegrini appartengono all’associazione “Gruppo dei Dodici” che ha inaugurato, come voluto dalla Regione Lazio, il cammino dall’Abbazia di Fossanova, vicino Priverno, fino alla Tomba dell’Apostolo Pietro. A Fossanova l’Abate dall’Abbazia li ha ricevuti, benedicendo poi la loro partenza. Il cammino è proseguito, dove possibile su strade antiche e talvolta sentieri bellissimi, sull’argine di fiumi, su radure montane, attraverso boschi di querce, castagni e pini, lungo le sponde di ben 3 laghi, percorrendo poi parchi naturali come l’Oasi di Ninfa e regionali come quello dei Castelli Romani. I pellegrini si sono fermati in eremi, monasteri attivi e qualcuno diruto, chiese e castelli o davanti a semplici cappelle di campagna dedicate al Santo del luogo. Gli studenti di ben 3 scuole hanno seguito la Via Francigena per alcuni tratti e frequenti sono stati gli incontri con gli abitanti dei luoghi, inclusi contadini e pastori. L’itinerario ha attraversato Priverno, Ceriara, Sezze, Bassiano, Sermoneta, Cori, Giulianello, Velletri, Nemi, Castegandolfo per arrivare alla gloriosa Via Appia Antica, Regina Viarum che li ha portati a Roma. Ogni cittadina ha presentato il meglio di sé in termini culturali per l’accoglienza riservata alla Francigena: concerti a Sezze e Sermoneta, gli sbandieratori a Cori e l’esibizione di corali medievali e rinascimentali a Castel Gandolfo e Velletri. In quest’ultima città è stata perfino scoperta una targa commemorativa in Piazza Cesare Ottaviano Augusto, sede del Palazzo Comunale. Tutto ha dimostrato che questo Cammino per Roma detto Via Francigena del Sud, è un percorso pieno di valori ambientali, spirituali, culturali, e sociali. Spetta alla popolazione locale ora coltivare questo patrimonio, che può ben diventare una delle principali vie di pellegrinaggio europee.
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