La felicità e’ una cosa semplice Stagione teatrale 2016/2017
La felicità e’ una cosa semplice
Stagione teatrale 2016/2017
La felicità è una cosa semplice recita il titolo della nuova stagione teatrale 2016/2017 dell’Argot Studio, storica sala nel cuore di Roma, a Trastevere, di soli cinquanta posti a sedere e che da più di trent’anni programma in sintonia con attori, registi, drammaturghi, spettacoli di drammaturgia contemporanea insieme a riscritture dei grandi classici. Per gli amici è semplicemente l’Argot ma per tutti è quel luogo unico dove ritrovarsi per fare arte o fruirne. Di fatto Argot o Argot Studio è riuscito a intercettare e a tenere alta l’attenzione su di sé per trentadue anni portando avanti la propria missione: da sempre quella dell’aggregazione e dell’arricchimento dell’offerta culturale romana e nazionale.
La programmazione dell’Argot Studio sarà composta quest’anno da una stagione large – sette spettacoli di lunga tenitura – e da una stagione small – otto spettacoli nei soli weekend – per un totale di circa venti titoli tra cui tre nuove produzioni Argot, sei debutti nazionali e molte novità della scena contemporanea proposte da artisti e compagnie attivi nei principali festival: Cantieri Teatrali Koreja, Margine Operativo, Occhi Sul Mondo, Khora Teatro.
Argot conferma anche per questa stagione l’interesse rivolto a giovani e a nuovi talenti con tre progetti speciali. Per quasi un mese intero tra febbraio e marzo il teatro verrà affidato a due compagnie romane: Isola Teatro (27 febbraio – 4 marzo) e Nogu Teatro (14 – 19 marzo), entrambe attiveranno percorsi di formazione, residenza, incontri pubblici mostrando nello stesso tempo alla città il loro repertorio teatrale composto di studi, riscritture teatrali e novità drammaturgiche. Dal 30 maggio al 4 giugno 2017 – per il quarto anno consecutivo – si conferma il Festival Dominio Pubblico_La Città agli Under 25, progetto condiviso con il Teatro dell’Orologio in collaborazione con il Teatro di Roma, un percorso di formazione attivo tutto l’anno e finalizzato a creare una nuova generazione di programmatori italiani oltre ad essere uno spazio dedicato a tutti gli artisti under 25 pronti a mettersi in gioco in diversi spazi della città di Roma.
Grande è l’attenzione rivolta anche allo studio delle discipline e tecniche nello spettacolo dal vivo; per la sezione Argot Lab si conta un progetto di alta formazione dal titolo Inside realizzato in collaborazione con PAV partecipano: Pasquale Mari, G.U.P ALCARO, Davide Carnevali, Armando Punzo, Filippo Dini; un percorso di insegnamento dell’arte della recitazione in inglese tenuto da Caterina Capodilista; sei appuntamenti dedicati alla recitazione davanti alla macchina da presa condotti da Marco Risi, Massimiliano Bruno, Edoardo Leo, Rolando Ravello, Ivano De Matteo, Daniele Vicari per il progetto CinemArgot ideato da Massimiliano Franciosa e Francesco Frangipane.
La programmazione ufficiale aprirà martedì 4 ottobre alle ore 20.30 con lo spettacolo di lunga tenitura Misantropo ovvero liberi esperimenti dell’arte del vivere sociale un palcoscenico vivente in cui tutti i personaggi esibiscono i propri esperimenti riusciti, trucchi smascherati e acrobazie maldestre proprie dell’arte del vivere sociale da Molière per l’adattamento, traduzione e regia di Francesco Frangipane, una produzione Argot; a seguire dal 25 al 27 ottobre per la stagione small lo spettacolo Alice Dragstore della compagnia finalista del Premio Scenario Infanzia 2012 OcchisulMondo, un’incredibile radiografia dell’uomo contemporaneo, visto nella sua fragilità, tra le sue paure, in lotta con se stesso e con la solitudine.
Dal 2 novembre ancora con una lunga tenitura e una nuova produzione Argot Tempesta, ultimo grande testo di William Shakespeare, per molti un testamento, ma anche l’inizio di una nuova era. In scena Luigi Diberti, per la regia di Maurizio Panici. Mentre dal 25 al 27 novembre per la stagione small lo spettacolo Al Palo della Morte, un progetto di Margine Operativo, per la regia di Pako Graziani. Liberamente tratto dal libro di Giuliano Santoro, racconta una storia successa nel quartiere multietnico di Tor Pignattara a Roma, l’uccisione da parte di un ragazzo romano di Shahzad un giovane pakistano. Da qui si riprendono le fila per analizzare il rapporto di Roma con i migranti.
Dal 2 al 4 dicembre è la volta dello spettacolo Codice Nero, di e con Riccardo Lanzarone, produzione Cantieri Teatrali Koreja, Salvatore è un paziente che aspetta il proprio turno, l’attesa diventa l’anticamera perfetta di uno spazio personale dove rivelare chi si era prima della malattia e supporre come andrà a finire. Dal 6 dicembre per la stagione large va in scena il testo di Edoardo Erba, Maratona di New York per la regia di Maurizio Pepe, Mario e Steve, immersi nell’atmosfera rarefatta ma molto fisica della corsa dipanano le loro esistenze scanditi da un tempo che pare non obbedire più alle regole consuete. Si prosegue con la small dal 20 al 22 dicembre con lo spettacolo Le città invisibili tratto dal romanzo di Italo Calvino, ideatore del progetto Tiziano Panici: utilizzando registri classici e suoni elettronici cercheremo di far viaggiare i nostri ascoltatori in un insieme di possibili città tutte da immaginare.
Dopo la sosta Natalizia, dal 10 gennaio 2017 si riparte con un’altra nuova produzione Argot E’ un processo irreversibile di Arcangelo Iannace con Pier Giorgio Bellocchio e Arcangelo Iannace, regia Francesco Zecca. Lo spettacolo ci fa assistere a “un processo irreversibile” di due uomini che di fronte a una catastrofe avranno la fortuna di essere gli unici a salvarsi. Dal 26 al 29 gennaio 2017 per la stagione small va in scena Cerimonia D’Addio di Giovanni Bonacci e Matteo Quinzi, con la regia di Matteo Quinzi, uno spettacolo che parla dell’inevitabile paura che precede ogni cambiamento e della confusione necessaria per poter mettere nuovamente ordine. E’ una storia che nasce dalla velocità con cui gli eventi ci sorprendono e dalla difficoltà che abbiamo nel leggerli.
Dal 31 gennaio si prosegue ancora con una lunga tenitura, Le muse orfane, del drammaturgo e sceneggiatore canadese Michel Marc Buchard per la regia di Paolo Zuccari con Antonella Attili, Stefania Micheli, Elodie Treccani, Paolo Zuccari. La storia ruota attorno al rapporto di quattro fratelli che apprendono la morte della madre. Crescono cercando di compensare questa assenza. Alla fine del dramma la sorella più piccola accuserà i fratelli di averle mentito, la madre in realtà è viva. Nel week end dal 24 al 26 febbraio 2017 va in scena invece il progetto Tiergartenstrasse4 di Pietro Floridia per la regia di Daniele Muratore, una produzione Khora Teatro. Una storia ambientata nella Germania degli anni ’40 dove si racconta l’incontro di due donne. Ofelia, una giovane disabile mentale che vive coltivando fiori nell’assoluta innocenza di un rapporto di verità col mondo, e Gertrud, un’infermiera nazista mandata a verificare le condizioni di Ofelia.
Dal 24 al 26 marzo va in scena una produzione Nidodiragno/Cooperativa Cmc, Non domandarmi di me Marta mia, spettacolo nato dalla ricostruzione delle celebri lettere che hanno contraddistinto il carteggio tra Luigi Pirandello e Marta Abba, lavoro della scrittrice e drammaturga Katia Ippaso affidato alla intensa voce di Sara Bertelà. A partire dal 28 marzo per la stagione large lo spettacolo Dall’altra parte del bosco di Neil LaBute per la regia di Marcello Cotugno con Chiara Tomarelli e Paolo Giovannucci. Il testo racconta di Bobby e Betty, due fratelli che si incontrano in una “notte buia e tempestosa” apparentemente per un banale trasloco, che poi si rivelerà essere una resa dei conti familiare, con toni tra il giallo e il thriller psicologico.
Dal 1 al 13 aprile sarà la volta di Confirmation, testo di Chris Thorpe, una delle voci più importanti del teatro britannico, in scena Nicola Pannelli, regia e traduzione Jacopo Gassman. Confirmation è un testo sulle barriere attraverso le quali non riusciamo a parlare, sul rigetto impulsivo del punto di vista contrario al nostro e sui meccanismi che ci portano a scegliere soltanto ciò che conferma le nostre ragioni. Attingendo da alcuni studi intorno al tema del “pregiudizio di conferma”, l’autore tenta di instaurare un “dignitoso” dialogo, reale e immaginario, con l’estremismo politico.
Chiude la stagione Argot Studio una nuova produzione Argot: dal 26 aprile va in scena lo spettacolo Senza Glutine, testo inedito del giovanissimo autore e attore Giuseppe Tantillo che ne cura la regia insieme a Daniele Muratore. Fran e Lisa hanno trent’anni e stanno insieme da cinque. Paolo e Felicia di anni ne hanno quasi cinquanta e la loro relazione va avanti da quindici. Negli anni che attraversa la pièce ognuno cercherà di realizzare la propria personale idea dell’amore spesso a scapito di una ricerca comune. Ne verrà fuori un inevitabile incrocio che metterà a dura prova la solidità delle due coppie.
Giulia Taglienti
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